
Lo Stato c'è
Infanzia e adolescenza, Meloni istituisce un tavolo di lavoro a Palazzo Chigi: “Ridiamo centralità a ragazzi e famiglie” (video)
“Sto lavorando per istituire a palazzo Chigi un gruppo di lavoro che maturi capacità di ascolto per offrire soluzioni nuove”. L’ha detto Giorgia Meloni in un videomessaggio trasmesso in apertura dei lavori della Conferenza nazionale sull’infanzia e sull’adolescenza. Nel suo intervento, la premier ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro sulle tematiche che coinvolgono i giovani: “Ho scritto alla Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza del Parlamento per chiedere il contributo di tutte le forze politiche, perché questa è un’iniziativa che parte sì dal governo, ma che mi piacerebbe potesse diventare quanto più trasversale e condivisa possibile”. Si tratta dunque di “una sfida che non riguarda noi, ma il futuro stesso della Nazione ed è insieme che dobbiamo lavorarci”.
Meloni sull’infanzia e l’adolescenza: “Per troppo tempo siamo stati abituati a uno Stato assente”
“Per troppo tempo siamo stati abituati a uno Stato che era al tempo stesso invadente e assente – ha spiegato la premier -. Invadente perché pretendeva, molto spesso ideologicamente, di imporsi nello spazio privato delle relazioni familiari, dell’educazione dei figli, dell’approccio ai problemi e alle fragilità”. Ma anche “assente, perché poi di fronte a quelle fragilità e a quei problemi, sempre più complessi da affrontare, non era in grado di offrire un sostegno, un supporto o un aiuto”. Di conseguenza, il governo si è impegnato per raggiungere un obiettivo ben preciso: “Noi stiamo tentando di ribaltare questo schema, di costruire uno Stato che c’è quando è necessario e che sa fare invece un passo indietro quando il suo ruolo è superfluo, se non addirittura dannoso”.
C’è bisogno di uno Stato forte nelle situazioni difficili
Come ha sottolineato Giorgia Meloni, c’è bisogno di uno Stato che a “Caivano e nelle tante periferie dimenticate d’Italia torna a mostrare il suo volto forte e autorevole, che non si lascia intimidire da chi vorrebbe far tornare quei territori nel degrado e nell’abbandono”. L’Italia ha bisogno di un esecutivo che “si preoccupa di dare una mano quando le famiglie, la scuola, le agenzie educative, la reti dei servizi sociali ne hanno bisogno”.
In particolare, i cittadini hanno la necessità di avere al proprio fianco un governo che si preoccupi delle loro condizioni tutto “con misure molto concrete, come il potenziamento del personale dei servizi sociali territoriali, l’investimento sugli spazi aggregativi, la nascita delle comunità per adolescenti dove poter fare sport, musica ma anche ricevere, quando necessario, supporto psicologico”.