
Aspettative rosee
Giorgetti, dalla manovra un risultato straordinario: “Deficit sotto il 3% e fuori dalla infrazione europea già nel 2026”
Il ministro dell'economia conferma il miracolo del governo Meloni, dimostrato dalla promozione nel rating A e dalla fiducia dei mercati
La manovra finanziaria regala all’Italia un risultato straordinario. Il rapporto tra deficit e PIL scende sotto il 3% e l’Italia si avvia ad uscire dalle infrazioni Ue. La dimostrazione della tenuta dei conti pubblici come ha sottolineato, con orgoglio, il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti.
Le parole del ministro
Voglio richiamare l’importanza del percorso di risanamento finanziario che porterà il deficit sotto il 3% e, auspicabilmente, l’Italia fuori dalla procedura europea per il deficit eccessivo, speriamo già nel 2026, così come il miglioramento del rating sovrano e la discesa lineare dello spread ridottosi di 170 punti base in tre anni”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in collegamento al Salone del Leasing 2025, in corso a Milano. “Anche le sottoscrizioni dell’emissione del Btp valore che sono un segno tangibile della fiducia degli italiani proprio verso il nostro Paese” ha aggiunto. Se anche il quadro geopolitico e commerciale “si stabilizzasse”, le aspettative “potrebbero ulteriormente migliorare e tradursi in una espansione più forte dell’attività economica, che i nostri fondamentali giustificherebbero in modo pieno” ha concluso il ministro.
I mercati premiano l’Italia
Come evidenziato dal ministro Giorgetti il risultato raggiunto in tre anni dalla maggioranza di centrodestra è quasi miracoloso. La tenuta dei conti pubblici è avvenuta senza alcuna operazione di macelleria sociale e in un contesto caratterizzato da due pesanti guerre in corso che hanno impattato notevolmente sui costi energetici.
Non a caso i mercati danno fiducia all’Italia e lo si registra non solo dallo straordinario andamento dei titoli di Stato ma anche dal valore quantitativo delle Borse. La promozione al rating A conferma un’affidabilità che potrebbe aumentare, come ha specificato il ministro dell’economia, se cessasse il conflitto in Ucraina, che comporterebbe certamente la riduzione dei costi di energia. La tenuta finanziaria è ancora confermata dallo spread, che oggi raggiunge livelli estremamente bassi.
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