Preoccupazione per i cittadini
Genova, il tribunale “giustifica” la strana scarcerazione degli anarchici che devastarono la città dopo la protesta di FdI
Continuano le discussioni sull’arresto richiesto dalla Procura di Genova verso 26 anarchici accusati di devastazione, che avevano generato tensioni nelle strade dopo lo sgombero dell’ex Latteria occupata. Alessandra Bianchi, capogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio comunale, era rimasta sconcertata dalla decisione del gip Giorgio Morando, che aveva respinto la richiesta di custodia cautelare. “In questo modo non si fa altro che avvallare le condotte violente che stanno condizionando i genovesi, costretti a fare i conti con una città sempre più insicura, sporca e con un centro storico ormai fuori controllo, luogo di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti”, ha spiegato l’esponente di centrodestra. Poi ha ricordato le immagini dei palazzi imbrattati in Via Garibaldi dai “sedicenti democratici”, qualche giorno prima dell’inizio pochi giorni prima dell’avvio di un’edizione dei Rolli days.
Dopo la protesta di bianchi, la corte del capoluogo ligure ha esposto le motivazioni giuridiche in una nota: “In replica ad alcune dichiarazioni di esponenti politici locali, il Tribunale di Genova deve rappresentare come la decisione adottata dall’ufficio gip in ordine alla richiesta di applicazione di misure cautelari di custodia carceraria nei confronti di 26 persone indagate per i fatti del 5 maggio 2024 si sia fondata, come sempre avviene e deve avvenire, sulla base dell’applicazione delle norme di legge ai comportamenti accertati nel caso concreto”.
Genova, FdI protesta per la decisione sui 26 anarchici accusati di devastazione: cosa dice il tribunale
Il tribunale di Genova ha proseguito e spiegato il motivo della decisione che “in particolare, è stata fondata sulle valutazioni tecniche legate all’esistenza, nei fatti esaminati, di situazioni che potessero configurare ‘devastazione’, ai sensi dell’art. 419 del codice penale e pericolo per l’ordine pubblico, secondo le regole volute dal legislatore”. Nel comunicato non vengono comunque tralasciati i particolari sui danni compiuti dagli imputati: “nella decisione del Gip sono chiaramente evidenziati l’estremo disvalore e l’offensività dei comportamenti esaminati che, tuttavia, sono stati inquadrati nel reato di danneggiamento aggravato rispetto al quale, anche a fronte di una precisa valutazione in merito all’esistenza delle esigenze cautelari, si è ritenuto di non applicare la carcerazione preventiva”.
“Il Tribunale accoglie con favore ogni commento e critica sull’operato dei magistrati – conclude la nota – in quanto elemento di partecipazione alla vita democratica, ma auspica che queste valutazioni attengano al contenuto effettivo delle motivazioni dei provvedimenti adottati. Correlare la pronuncia del Gip alla considerazione secondo cui di fatto chiunque possa sentirsi legittimato a compiere atti di vandalismo è una comunicazione non corretta, che può ingenerare false opinioni nella cittadinanza”.
Fratelli d’Italia dalla parte dei cittadini
A proposito della decisione del gip, Alessandra Bianchi aveva lanciato l’allarme sui comportamenti degli anarchici e a tutela dei cittadini: “In questo modo, non si fa altro che avvallare le condotte violente che stanno condizionando i genovesi, costretti a fare i conti con una città sempre più insicura, sporca e con un centro storico ormai fuori controllo, luogo di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti”. Evidentemente il termine “avallare” non è piaciuto al tribunale. Eppure, i disagi provocati dai manifestanti sono stati evidenti e ammonterebbero quasi a 100mila euro. “Ringrazio chi ha lavorato per ripulire i nostri palazzi – ha concluso la capogruppo di FdI – ma non possiamo accettare che venga sminuito un comportamento così grave, i cui effetti negativi ricadono sui cittadini, che dovranno farsi carico dei costi degli interventi stimati”.