
Festeggiamenti nella Striscia
Gaza in festa: è scoppiata la pace. Anche Hamas ringrazia Trump. Meloni: “L’Italia è pronta a contribuire”
«L’accordo raggiunto in Egitto per l’applicazione della prima fase del Piano di pace del Presidente Trump è una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate»: così in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Meloni: grazie a Trump per il piano di pace
«Desidero ringraziare il Presidente Trump per aver incessantemente ricercato la fine del conflitto a Gaza e i mediatori – Egitto, Qatar e Turchia – per i loro sforzi che si sono rivelati cruciali per l’esito positivo raggiunto». Ora «esorto tutte le parti a rispettare pienamente le misure concordate e lavorare per realizzare rapidamente i passi successivi previsti dal Piano di Pace».
Che cosa prevede l’accordo tra Israele e Hamas
L’accordo raggiunto nella notte tra Israele e Hamas, si riferisce alla prima fase del piano di Donald Trump e prevede un cessate il fuoco e il rilascio dei 48 prigionieri di Gaza, che, secondo Trump, avverrà lunedì. Di questi, le autorità israeliane stimano che circa 20 siano ancora vivi. Israele e Hamas non hanno ancora raggiunto un accordo sulla lista dei 1.950 prigionieri palestinesi che saranno rilasciati in cambio degli ostaggi. Circa 250 prigionieri sono condannati all’ergastolo, mentre gli altri 1.700 sono detenuti nella Striscia di Gaza.
Prima del rilascio dei prigionieri, l’esercito israeliano dovrà ritirarsi fino alla “linea gialla” stabilita dagli Stati Uniti, che segna la prima fase del ritiro dall’enclave. Questa linea consentira’ alle truppe israeliane di rimanere a Gaza entro un perimetro con una profondità di circa 1,5 chilometri nel punto più stretto e 6,5 chilometri nel punto piu’ largo, garantendo la presenza militare israeliana in quasi metà dell’enclave. Questo ritiro iniziale avverrà in modo che le milizie di Hamas possano localizzare tutti gli ostaggi.
Hamas e Israele ringraziano Trump: merita il Nobel per la pace
Il movimento islamista e Netanyahu hanno entrambi ringraziato per la mediazione il presidente Trump, atteso in Medio Oriente nei prossimi giorni. Dovrebbe intervenire alla Knesset. “Merita il Nobel per la pace”, dice Herzog. Gli Usa saranno coinvolti nella ricostruzione e nel mantenimento della pace a Gaza, afferma Trump.
Il gabinetto di sicurezza di Israele si riunirà alle 17 ora locale (le 16 in Italia) per essere informato sull’accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato un funzionario israeliano citato dal quotidiano “The Times of Israel”, secondo cui “l’intero governo si riunirà in seguito per votare l’accordo”.
«Indubbiamente è una bella notizia. La strada verso la pace è lunga ma bisogna cominciare in qualche modo. Questi gesti, soprattutto la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il parziale, almeno iniziale ritiro dell’esercito israeliano, danno quella fiducia necessaria per continuare”. Con queste parole al Sir il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, commenta l’accordo sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele. “Questa prima fase ne aprirà delle altre – aggiunge – e creerà un clima nuovo che aiuterà anche nella distribuzione degli aiuti. Tornare alla normalità, alla vita ordinaria non si potrà ancora perché la situazione è disastrosa ma è necessario cominciare a ripensarla».