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Gaza, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri: “Noi italiani determinanti al valico di Rafah”

Cultura di servizio

Gaza, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri: “Noi italiani determinanti al valico di Rafah”

Politica - di Alessandra Parisi - 17 Ottobre 2025 alle 10:12

“È una svolta di grande significato. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha autorizzato un contingente di 8 militari a riprendere le attività nell’ambito della missione dell’Unione europa denominata Eubam Rafah, con il compito di fornire assistenza all’autorità palestinese per la riapertura del valico e per avviare un’attività di formazione per le future forze che presidieranno l’area”. Così, intervistato dal Corriere della Sera, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri Salvatore Luongo. Non solo numeri. “La missione – spiega –  si inserisce in un’azione più ampia che l’Arma porta avanti da anni in quella regione. Dal 2014 ad oggi abbiamo formato circa 4mila operatori di polizia palestinese”.

Luongo: le nostre missioni un esempio culturale oltre la tecnica

Le nostre missioni militari all’estero – continua il generale Luongo – vanno oltre la semplice dimensione tecnico-operativa. “Quando operiamo in teatri di grande fragilità, come Gaza o altre aree di crisi, ci mettiamo al servizio della pace e della stabilità internazionale. Portiamo con noi qualcosa di unico: un modello non solo professionale, ma soprattutto culturale. Quando formiamo le forze di polizia in contesti così difficili esportiamo i valori di integrazione e accoglienza che contraddistinguono il popolo italiano. E di cui l’Arma è piena espressione. I carabinieri e le nostre stazioni sono luoghi di prossimità, di vicinanza, di solidarietà. In Italia come all’estero. Tutti ce lo riconoscono, tutti chiedono che “intervengano i carabinieri””.

A Rafah determinanti. Dolore lacerante per Verona

Dolore profondo, lacerante per la morte dei tre carabinieri per l’esplosione al casolare di Verona sotto sfratto. “L’ho vissuto sulla mia pelle insieme all’intera Arma. Una tragica ferita per tutta l’Arma e per l’intera nazione. I nostri tre colleghi Marco, Valerio e Davide, voglio ricordare ancora una volta i loro nomi, hanno perso la vita nell’adempimento del loro dovere e per portare a termine la missione istituzionale”.

Il sacrificio dei tre agenti incarna l’essenza del carabiniere

Il loro sacrificio – aggiunge il generale Luongo – incarna l’essenza del carabiniere. Agire con fedeltà al proprio giuramento, difendere la vita e custodire la dignità di ogni persona.  Oggi, ai funerali di Padova, ci stringeremo tutti insieme attorno ai familiari di questi nostri commilitoni”.

Allarme antisemitismo e  violenze pro Pal in tutta Italia

Poi il discorso scivola sull’allarme antisemitismo che “rappresenta oggi uno degli aspetti più preoccupanti all’indomani del 7 ottobre 2023. Per far fronte a questa deriva, sono stati rafforzati tutti i dispositivi di osservazione e controllo sugli obiettivi riconducibili allo Stato di Israele e alle comunità ebraiche d’intesa con il ministero dell’Interno”. Allarme rosso anche per le manifestazioni pro Pal.

Dall’inizio dell’anno 1.455 carabinieri feriti, molti in servizio

Dall’inizio dell’anno abbiamo avuto 1.455 carabinieri feriti e la maggior parte di questi in servizio di ordine e sicurezza pubblica. Le proteste legate al conflitto in Medio Oriente ci hanno visto impegnati praticamente ogni giorno. Come ha giustamente ricordato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, non deve in alcun modo passare l’idea che si possano vandalizzare impunemente le nostre città, mettendo in pericolo l’incolumità dei cittadini. Il diritto a esprimere le proprie opinioni è sacrosanto, ma finisce esattamente dove inizia la violenza gratuita e ingiustificata”.

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di Alessandra Parisi - 17 Ottobre 2025