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“Finimondo”: esce il nuovo libro di Vespa. Colloquio con Meloni: “5 miliardi su 44 di profitti, banche siano soddisfatte”

In libreria dal 30 ottobre

“Finimondo”: esce il nuovo libro di Vespa. Colloquio con Meloni: “5 miliardi su 44 di profitti, banche siano soddisfatte”

Nel nuovo volume edito da Mondadori - Rai Libri, la presidente del Consiglio affronta alcuni temi di stretta attualità, come la manovra economica e l'Energia idroelettrica. Difende le scelte del governo e risponde all'ad di Intesa San Paolo, Carlo Messina

Politica - di Giovanna Ianniello - 27 Ottobre 2025 alle 13:54

Uscirà nelle librerie giovedì 30 ottobre “Finimondo”, il nuovo libro di Bruno Vespa edito da Mondadori-Rai Libri. Nel volume sarà possibile trovare un colloquio con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sui temi di stretta attualità. Tra questi, ovviamente, non poteva mancare un passaggio sulla manovra economica al vaglio del Parlamento: “Non vogliamo tassare la ricchezza prodotta dalle aziende, perché daremmo un segnale sbagliato. Vogliamo un contributo sulla rendita accumulata per condizioni di mercato che la politica del governo ha fortemente contribuito a creare”, dice la premier in un passaggio del discorso, diffuso ieri in anteprima, in risposta a Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo.

Manovra e banche tra i temi affrontati nell’intervista

“Ho spiegato che per mantenere i conti in ordine, occorrono delle risorse – continua Giorgia Meloni – e le abbiamo chieste a chi, grazie a questa politica, ha avuto dei grandi benefici: se cresce lo spread, se sale il rating dell’Italia, se le banche hanno potuto approfittare dei 200 miliardi messi a disposizione dal governo Conte per rinegoziare con la garanzia dello Stato prestiti che avevano già erogato, o dei crediti del superbonus, sempre grazie a Giuseppe Conte, è giusto che quelle stesse banche ci diano una mano a continuare in una politica così profittevole. Se su 44 miliardi di profitti nel 2025 ce ne mettono a disposizione circa cinque per aiutare le fasce più deboli della società, credo che possiamo essere soddisfatti noi e che in fin dei conti possano esserlo anche loro”.

Energia, Meloni attende quadro normativo dell’Ue

Non solo manovra: tra i temi in esame anche quello dell’energia, con un occhio rivolto all’Ue: “Una volta che l’Europa avrà definito un esatto quadro normativo, al momento di rinnovare le concessioni sulle centrali dell’energia idroelettrica, dovremmo parlare molto chiaramente con i gestori e rivedere anche le tariffe. In questo, io sono d’accordo con Calenda – sottolinea Meloni – L’energia idroelettrica è quella per definizione più verde. Potrebbe darci molto di più, per esempio con interventi seri e strutturali, cominciando dal dragaggio delle dighe”.

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