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Figuraccia del M5S sulla nomina della Venezi al Colon di Buenos Aires. Il sovrintendente: “E’ un’eccellenza, la vogliono gli artisti”

Il nuovo attacco finisce male

Figuraccia del M5S sulla nomina della Venezi al Colon di Buenos Aires. Il sovrintendente: “E’ un’eccellenza, la vogliono gli artisti”

Il grillino Gaetano Amato aveva fatto esplodere il caso attribuendo l'incarico in uno dei più prestigiosi teatri alla vicinanza a FdI. Risponde per le rime Jorge Telerman, già ministro della cultura: "Dopo un'esibizione fu il coro ad intonare 'Beatrice non se ne va'". Prendano nota i sindacati della Fenice

Politica - di Adriana De Conto - 28 Ottobre 2025 alle 17:19

Italia o Argentina per me pari sono. Per il  grillino Gaetano Amato, se si tratta di attaccare il maestro Beatrice Venezi, non importa la latitudine geografica e cosa ti va a pescare?  Che esiste un amichettismo di destra da esportazione… Nel novembre 2024 Beatrice Venezi sarebbe stata nominata direttore ospite dell’Orchestra del prestigioso Teatro Colón di Buenos Aires. Uno dei teatri più blasonati. Così Gaetano Amato ha messo in croce il ministro degli Esteri Antonio Tajani per denunciare «un caso di amichettismo internazionale». Da ridere. Soprattutto per la topica presa per il solo movente di impallinare Beatrice Venezi contro la quale è in atto un’aggressione politica, professionale e umana senza precedenti per il caso della direzione artistica de La Fenice a Venezia.

Il grillino Gaetano Amato insegue la Venezi in Argentina…

Invece di pensare ai propri guai interni nel M5S i grillini hanno fatto un viaggio nel tempo e si sono andati  a ricordare che l’anno scorso durante la visita di Giorgia Meloni a Buenos Aires al teatro Coliseo, la direttrice – già consulente musicale dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano – aveva condotto l’esecuzione dei due inni nazionali. Ora è successo che La Nacion, quotidiano argentino, abbia pubblicato  la notizia della nomina della Venezi come direttore ospite dell’orchestra del Teatro Colon. Apriti cielo. Gaetano Amato ha sentito il richiamo della foresta e ha fatto la sua denuncia: «Su richiesta dell’ambasciata italiana e grazie a una lettera di presentazione politica che citava la sua amicizia con Giorgia Meloni e il suo ruolo di consigliera del ministro della Cultura, la Venezi», scrive il pentastellato, « avrebbe ottenuto quella nomina. Riecco dunque l’essenza della politica meloniana: il potere che si traveste da cultura per piazzare i propri amici nei luoghi internazionali dell’arte».

Caso Venezi in Argentina: il M5S parla di “amichettismo da esportazione”…

Ma la smentita – e la figuraccia- non tardano ad arrivare. Perché a breve giro di posta è partita una missiva di Jorge Telerman che -come riporta la Verità- si è sentito particolarmente offeso da queste parole. Jorge Telerman, che è stato ministro della Cultura ed ex capo del governo della città di Buenos Aires; ambasciatore dell’Argentina a Cuba ed è Cavaliere al merito della Repubblica italiana. Ripercorre la vicenda e stronca la querelle:  «Ho promosso come sovrintendente del Teatro Colon il ciclo “Divina Italia”. E anche grazie al sostegno dell’Ambasciata italiana a Buenos Aires ho potuto accogliere numerosi artisti italiani di alto livello. In tale contesto nel 2024 in occasione del centenario pucciniano ho invitato personalmente la direttrice Beatrice Venezi a dirigere la Turandot”.

Il sovrintendente si offende: Da noi gli artisti la vogliono

Prendano nota i sindacalisti della Fenice delle parole che seguono. “La decisione è stata presa – dice Jorge Telerman- dopo un’attenta valutazione del suo profilo artistico, della sua carriera e delle sue riconosciute capacità musicali. In particolare nel repertorio di Giacomo Puccini del quale la Maestra Venezi possiede un’ampia esperienza. Il successo della Maestra Venezi fu immediato e straordinario, ricordo», sottolinea Jorge Telerman, che ricorda alcuni particolari illuminanti: «Quando calò il sipario il coro cominciò a cantare spontaneamente: Beatrice non se ne va». È stato a quel punto – riferisce il sovrintendente – che, visto l’entusiasmo degli artisti e della comunità del Teatro Colon, «abbiano iniziato a valutare una collaborazione più stabile; che permettesse alla Maestra Venezi di assumere il ruolo di direttrice principale ospite del Teatro Colon». Capito?

La legnata al grillino Amato

Poi la legnata finale verso il grillino, ma quale amichettismo: «Desidero chiarire che non ho ricevuto alcun tipo di pressione, né da parte dell’Ambasciata d’Italia, né da altri organismi. E che non è mai stata presa in considerazione alcuna presunta vicinanza politica della Maestra Venezi con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le decisioni adottate si basano esclusivamente su criteri di eccellenza artistica e umana».  Una vicenda da girare pari pari ai sindacalisti degli orchestrali della Fenice a proposito di curriculum internazionale. Il Teatro Colón di Buenos Aires è uno dei teatri d’opera più grandi al mondo, nonché il principale teatro d’opera di notorietà internazionale dell’intero continente. La struttura magnifica e l’impegno costante nella cura e nelle rappresentazioni ne fanno un monumento dell’arte teatrale e lirica. Ecco, se da lì arriva il plauso alla preparazione della Venezi, qualcosa vorrà pur dire.

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di Adriana De Conto - 28 Ottobre 2025