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Meloni consiglio europeo

Italia capofila

Fieri di noi, orgogliosi di essere italiani: il modello Meloni al Consiglio europeo

Una linea politica fondata su stabilità, sovranità e credibilità internazionale che rafforza il ruolo del Paese in Europa e nel Mediterraneo, dalla sicurezza alla transizione verde, passando per la cooperazione globale

Europa - di Antonio Giordano - 24 Ottobre 2025 alle 11:42

Si è concluso ieri il Consiglio europeo di ottobre, un appuntamento decisivo per l’Europa e per il nostro Paese. Sul tavolo c’erano temi centrali: sicurezza, politica estera, economia e transizione verde, questioni che richiedono una visione stabile e un ruolo forte dell’Italia.

La visione del governo e la nuova credibilità italiana

Nei giorni precedenti, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva presentato le sue comunicazioni alle Camere, aprendo un dibattito ampio sulle priorità italiane. In quell’occasione aveva rivendicato la stabilità politica, la credibilità economica e l’autorevolezza internazionale raggiunte da un governo che, terzo per durata nella storia repubblicana, gode oggi della fiducia dei mercati e del rispetto delle cancellerie. Una credibilità confermata anche all’estero: il Fondo Monetario Internazionale ha riconosciuto la solidità dei conti pubblici e la tenuta della crescita italiana, mentre la stampa internazionale ha descritto l’Italia come un Paese tornato stabile, serio e rispettato.

L’Italia come nazione coerente e affidabile

Nel dibattito europeo, l’Italia si presenta come una nazione che mantiene la parola data. Coerente con i propri impegni, capace di durare, decidere e rappresentare una visione. È questa la chiave della sua nuova credibilità: un Paese che non arretra davanti alle sfide del tempo e che difende la propria libertà con responsabilità.

Le posizioni italiane al Consiglio europeo di ottobre

Il Consiglio europeo di ottobre ha segnato un momento di svolta. Le posizioni italiane su sicurezza, difesa, migrazione e competitività industriale hanno trovato spazio concreto nelle conclusioni del vertice. La stampa nazionale ne ha dato ampia testimonianza: La Verità ha parlato del “modello italiano” sui rimpatri e sui rapporti con i Paesi africani, Il Giornale ha definito Roma “apripista sui rimpatri e sui nuovi Cpr”, mentre La Stampa e Libero hanno evidenziato il successo della linea italiana su auto e transizione verde. Il Tempo ha riconosciuto la leadership di Meloni a Bruxelles, segnalando come perfino la presidente von der Leyen abbia dovuto “farci i conti”.

Il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo e nel mondo

Nel Mediterraneo, l’Italia è oggi ponte naturale tra Europa, Africa e Medio Oriente. Il Piano Mattei per l’Africa è diventato parte integrante dell’agenda europea, ispirando il nuovo Patto per il Mediterraneo, che nasce proprio dal solco tracciato da Roma. La voce italiana si distingue anche nella crisi in Medio Oriente, dove Meloni ha invocato il cessate il fuoco umanitario e la difesa dei civili, riaffermando il principio di equilibrio e responsabilità internazionale. È l’Italia che costruisce ponti e parla la lingua della cooperazione, attraverso progetti come il Piano Mattei e l’Imec, che rafforzano la nostra centralità nel mondo.

Difesa comune e sovranità nazionale

Anche sulla difesa comune, l’Italia ha fatto sentire la propria voce. Meloni ha ribadito che la sicurezza europea deve basarsi sulla collaborazione con la Nato, non sulla sua sostituzione, difendendo il principio di sovranità degli Stati e l’equilibrio tra autonomia e cooperazione. Il Corriere della Sera e La Stampa hanno evidenziato la determinazione del governo nel richiamare l’Europa a “difendere se stessa” senza rinunciare alla propria identità, mentre La Verità ha messo in luce la fermezza della premier nel rivendicare la sovranità nazionale e la necessità di decisioni unanimi sui temi della sicurezza.

Protagonista sulla scena internazionale

Sul piano internazionale, l’Italia si conferma protagonista di una stagione di equilibrio e autorevolezza. Nei rapporti con gli Stati Uniti, Roma mantiene saldo il legame transatlantico e partecipa da protagonista alla definizione di una nuova strategia comune su sicurezza, energia e investimenti. Nei giorni scorsi, Robert Allegrini, presidente della National Italian American Foundation, ha ricordato come “gli americani guardino all’Italia di oggi con grande orgoglio: il Paese ha riassunto un ruolo di leadership in Europa e oltre”.

Un’Italia solida, rispettata e consapevole della propria forza

L’immagine che emerge da questo Consiglio europeo è quella di un’Italia solida, protagonista e rispettata: un Paese che non subisce le decisioni ma contribuisce a costruirle. Dalla gestione dei flussi migratori alla transizione verde, dalla difesa europea ai rapporti internazionali, la linea italiana si è affermata come punto di equilibrio tra responsabilità e sovranità. È la conferma di un’Italia che non si piega, ma dialoga; che non si isola, ma guida. A Giorgia Meloni, che ha saputo imprimere questa direzione, va il merito di aver restituito all’Italia la consapevolezza della propria forza e del proprio ruolo.

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di Antonio Giordano - 24 Ottobre 2025