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A un mese dall'assassinio

Fidanza: “Nel nome di Charlie, la libertà non arretra”. Milano unisce la destra europea contro l’odio

Il vicepresidente dell'Ecr party: «Con la nostra fondazione, abbiamo celebrato la libertà con una maratona oratoria, a un mese dall'assassinio»

Politica - di Alice Carrazza - 11 Ottobre 2025 alle 12:55

Sotto il patrocinio dell’eurodeputato e vicepresidente dell’Ecr party Carlo Fidanza, la fondazione New Direction — think tank dei conservatori europei — ha organizzato a Milano il convegno “Charlie. Contro l’odio, per la libertà”, una serata densa di interventi e riflessioni dedicata alla memoria di Charlie Kirk, a un mese dal suo brutale assassinio.

Contro l’odio, in difesa della libertà

Il titolo dell’evento — “Contro l’odio, in difesa della libertà” — racchiude lo spirito con cui intellettuali, giornalisti e figure istituzionali si sono alternati sul palco: riaffermare la centralità della libertà di pensiero in un’epoca segnata da ciò che gli organizzatori definiscono “l’odio politico crescente proveniente dalla sinistra”.

La serata nel nome di Charlie

«Con la nostra fondazione New Direction, abbiamo celebrato la libertà con una maratona oratoria nel nome di Charlie Kirk, a un mese dal suo assassinio», ha dichiarato Fidanza. «Insieme a me, tanti esponenti della cultura e del giornalismo italiano che si sono alternati in una serata piena di emozioni e spunti per continuare la nostra battaglia. Grazie a tutti!»

L’iniziativa ha riunito nomi di primo piano della cultura conservatrice italiana. Tra gli intervenuti, la ministra Daniela Santanchè, i giornalisti Francesco Borgonovo, Emanuele Boffi, Pietro Senaldi, Daniele Capellone, Gabriele Barberis e Gino Zavalani, oltre al filosofo Stefano Zecchi e al senatore Gianluigi Paragone.

Libertà come atto di resistenza

L’atmosfera del convegno ha ricordato più un atto di resistenza civile che un semplice tributo. Ogni intervento ha toccato il tema della libertà come fondamento della civiltà europea, contrapponendola alla spirale dell’intolleranza ideologica. L’eco del nome di Charlie Kirk ha attraversato la sala come simbolo di una battaglia culturale che, da oltreoceano, si è fatta universale: difendere la parola libera, anche quando scomoda, anche quando divide.

Cultura, giornalismo, politica: un fronte comune

Dal mondo del giornalismo a quello accademico, la serata ha visto convergere voci diverse ma unite da un medesimo filo conduttore: la difesa della verità contro la manipolazione, del dibattito contro il linciaggio, dell’identità contro la cancel culture.

Un applauso unanime è andato anche al premio Nobel conferito a Maria Corina Machado, segno che la libertà di espressione e di pensiero, anche nei contesti più drammatici come quello venezuelano, resta una bandiera dei conservatori.

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di Alice Carrazza - 11 Ottobre 2025