 
		Verso le regionali
Fico-De Luca, sceneggiata napoletana: l’abbraccio e la lunga notte dei coltelli in Campania
I due nemici fanno finta di essere uniti ma il pentastellato frena sui progetti del governatore uscente. Una convivenza impossibile e le polemiche sul Faro
L’abbraccio di facciata, come una sceneggiata del grande Mario Merola, ma dietro sempre i coltelli affilati. Tra Roberto Fico e Vincenzo De Luca, i due nemici storici, va in atto una sorta di pax compromissoria. Giusto il tempo di arrivare alle regionali del 23 e 24 novembre e poi ripartire con le divisioni e le contraddizioni. Che in realtà sono sempre più incessanti e presenti.
L’incontro di facciata
L’ex presidente della Camera e l’attuale governatore si sono abbracciati in un incontro pubblico con la narrazione tipica delle campagne elettorali. Quasi a voler fare capire che la coalizione è unita, che si va avanti, che non ci sono problemi. Che va tutto bene. La solita (tragi)commedia.
Le polemiche sul Faro e il niet di Fico a De Luca
Ma De Luca e Fico sono divisi su tutto. A iniziare dal Faro, l’opera pubblica complessiva voluta da De Luca. Il Faro, progettato da Zaha Hadid Architects, prevede un investimento di 700 milioni di euro, la realizzazione di una nuova sede della Regione, la riqualificazione dell’area a ridosso della stazione centrale di piazza Garibaldi con parchi urbani, parcheggi interrati, l’interramento dei binari della Circumvesuviana, spazi pubblici di collegamento con il Centro direzionale.
“Il Faro? Ci sono pezzi di questo progetto che possono funzionare — ha commentato timidamente Roberto Fico — ma sono aspetti che vedremo dopo». È una schermaglia silenziosa quanto avvelenata quella che si consuma in questi giorni tra il candidato del centrosinistra alla presidenza della Campania, Roberto Fico, e il presidente uscente, Vincenzo De Luca: entrambi consapevoli che il risultato delle elezioni di novembre sarà dirimente per stabilire chi e come sarà governata la Regione.
De Luca insiste sulla garanzia della continuità amministrativa e quindi della salvaguardia dei suoi progetti, a cominciare da quello velleitario del Faro e della rivoluzione urbanistica della zona Ferrovia. Fico e Manfredi nicchiano, lui li incalza.
Sotto il vestito..niente
Sotto il vestito del “volemose bene” non c’è niente. Anzi, c’è una divergenza insormontabile tra De Luca e Fico. La lista del rais punta a essere determinante. E a chiedere due assessorati di peso, uno dei quali alla sanità. Il pentastellato predica discontinuità ma si guarda bene dal prendere le distanze dal governatore. E intanto il consenso verso Edmondo Cirielli cresce ogni giorno di più.
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