
La diga al materialismo
Crisi dell’Occidente, il ritorno della triade mazziniana “Dio, Patria e Famiglia”
Gli ultimi anni l’Occidente sta attraversando una grave crisi identitaria. Le cause sono diverse: da uno sfrenato globalismo ad un altrettanto sfrenata proliferazione islamica. Non a caso il popolo occidentale ripone sempre di più le proprie speranze nelle mani di governi di destra, che sono sempre meno moderati (ad eccezione del nostro), e sempre più tradizionalisti cattolici: gli Stati Uniti sono l’esempio più lampante. E così si sta assistendo a un rispolvero della vecchia triade mazziniana: Dio, Patria e Famiglia.
La crisi dell’occidente e il ritorno della triade: Dio, Patria e Famiglia
La paternità di questo trinomio, infatti, viene erroneamente data al fascismo, ma ha radici molto più profonde: fu Mazzini il vero padre di questo schema che spesso viene utilizzato come slogan dai partiti conservatori. E il fascismo, piuttosto, fu solo colpevole di essersi portato con sé, nella tomba, questo sistema valoriale che presuppone che prima dei diritti vi siano dei doveri. Una società in cui questo principio viene invertito, quale è diventata la nostra, non può che essere materialista e repellente ad ogni senso di comunità.
L’eredità del fascismo e l’nversione dei diritti-doveri
L’uomo, al giorno d’oggi sempre meno individuo e più individualista, sente una sorta di avversione ad ogni schema che appare rigido e precostituito. Il punto è che questo sistema valoriale non deve essere visto come qualcosa di divisivo, come un perimetro fuori dal quale si è inadeguati: è un sistema valoriale, non un sistema valutativo. E in alcun modo questo trinomio deve porsi come un ostacolo alla libera autorealizzazione della persona. Si devono intendere i principi di questa triade come dei vasi vuoti il cui riempimento spetta all’individuo (auspicando che tornino ad esserci), e a lui soltanto. Non dobbiamo tutti convergere sulla concezione di Dio, ciò che è importante è che ognuno abbia una propria spiritualità. E non dobbiamo tutti convergere sul significato di Famiglia, il cui principio troppo spesso viene strumentalmente confuso con l’omofobia.
Credere nella Patria non significa xenofobia
Come credere nella Patria non ha niente a che fare con la xenofobia. Però è chiaro che un popolo senza una sua identità si rende vulnerabile davanti a ogni influenza, anche la più indebita, come quella che proviene dalla parte più radicale dell’Islam: quella che non si vuole integrare, quella che non vuole accettare i nostri sacrosanti principi. Il popolo avverte che vi è il pericolo di perdersi, e quindi sente la necessità di tornare a condividere dei valori comuni,
necessari per preservare la nostra identità. È fondamentale renderci conto di chi siamo per capire cosa non siamo. “Senza questa identità non siamo altro che numeri” come direbbe Giorgia Meloni.