I lavori della Commissione
Covid, FdI all’attacco di Pregliasco: “Finanziato dalle case farmaceutiche, la sua audizione è inattendibile”
Scetticismo verso il piano pandemico, strenua difesa del vaccino e del lockdown. Durante l’audizione del professore in commissione Covid sembrava di essere tornati indietro di cinque anni, quando il noto docente di Igiene all'Università degli studi di Milano imperversava da mattina a sera in tutte le trasmissioni tv
Pregliasco, ex membro del Cts lombardo all’epoca della pandemia, ha recitato tutto il suo vecchio repertorio, trovando la sponda dei commissari dell’opposizione in commissione Covid. “Le risposte del professor Pregliasco hanno chiarito diversi aspetti della risposta del Paese alla pandemia da Covid”, si legge in una nota del deputato pentastellato Alfonso Colucci. Pregliasco “ha finalmente sgombrato il campo sull’utilità del piano pandemico influenzale del 2006, che non avrebbe permesso di affrontare la prima ondata; ha confermato la bontà delle misure di contenimento a partire dal lockdown; ha ribadito che sulla base delle informazioni a disposizione della comunità scientifica e dei decisori politici al momento dello scoppio della pandemia il lavoro svolto ha permesso di mitigare i danni del virus. Evitando un numero di morti che avrebbe potuto essere anche dieci volte superiore”, aggiunge il parlamentare M5S.
Covid, Colucci (M5S): “Pregliasco ha fatto perdere la testa a FdI”
Colucci ha poi attaccato i commissari di Fratelli d’Italia che, a suo dire, “di fronte a questa piacevole ventata di rigore scientifico”, avrebbero “completamente perso la testa” e ‘sfidato’ Pregliasco “con domande tendenziose e nemmeno troppo velate accuse”. Il deputato pentastellato, poi, attacca direttamente il presidente Marco Lisei “che ha dato sfoggio di inaccettabile tracotanza” e ha provato “a mettere in difficoltà il teste a più riprese nel corso delle sue domande, con l’intento di ottenere risposte più in linea con gli scopi politici di Fratelli d’Italia”. Secondo Colucci, infine, la commissione d’inchiesta “ha perso ormai ogni valore istituzionale, piegata ai capricci di un singolo partito”, ma “fortunatamente, – ha concluso il parlamentare – le risposte del professor Pregliasco hanno mantenuto garbo istituzionale e rigore scientifico, smontando ogni tentativo di trasformare la verità scientifica in propaganda di comodo”.
Buonguerrieri: “Pregliasco non è attendibile per i suoi conflitti di interessi”
La situazione, in realtà, è un po’ diversa. Pregliasco, che nel 2022 in occasione delle Regionali in Lombardia si era candidato col centrosinistra nella lista civica di Majorino presidente, ha un problema di conflitto di interesse. La ‘virostar’, infatti, nel corso dell’audizione, ha ammesso di aver avuto rapporti diretti di finanziamento con vari soggetti portatori di interessi commerciali nella sanità. “Come Fratelli d’Italia riteniamo non attendibili e quindi inutilizzabili audizioni di esperti che hanno conflitti di interessi di questo tipo. E stupisce che un aspetto così importante non sia stato evidenziato e denunciato anche da chi per anni ha fatto dell’onestà e della trasparenza una vera e propria bandiera politica”, denuncia la deputata Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Covid.
Zedda (FdI): “Pregliasco ha dato risposte evasive e di stampo politico”
“Il professor Fabrizio Pregliasco, igienista diventato famoso durante la pandemia di Covid per i suoi interventi in tv, nel corso della sua audizione in commissione Covid ha dato una serie di risposte alquanto evasive. E, spesso, di tipo più politico che scientifico”, attacca Antonella Zedda, vicepresidente dei senatori di Fratelli d’Italia e membro della commissione Covid. Pregliasco, incalzato da Lisei non sarebbe stato in grado di “puntualizzare con date e prove scientifiche le sue generiche affermazioni relative alle decisioni politiche adottate dal governo Conte II nella prima fase della pandemia”. Zedda, poi, conclude: “Non comprendo, inoltre, come il senatore del M5s Colucci si senta così ben rappresentato da chi viene finanziato profumatamente dai maggiori esponenti mondiali farmaceutici per le sue richieste. La scienza che Fratelli d’Italia predilige è solo quella libera da dogmi, sponsor e da preconcetti”.