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Conte delirante alla Camera: “Scioperi e Flotilla salveranno l’onore dell’Italia”. Insulti ignobili al governo Meloni

Disgusto

Conte delirante alla Camera: “Scioperi e Flotilla salveranno l’onore dell’Italia”. Insulti ignobili al governo Meloni

Politica - di Alberto Consoli - 2 Ottobre 2025 alle 19:02

Giuseppe Conte senza ritegno alla Camera. Si rende protagonista di un commento delirante. Non si limita a dire che “gli scioperi e Flotilla salveranno l’onore dell’Italia”, il che sarebbe già vergognoso rispetto alle immagini dal caos che abbiamo sotto gli occhi. Ma si lancia in accuse ignobili contro il governo. Accusato di “una politica estera disonorevole e sconcia”. Del resto il frutto non cade mai lontano dall’albero. Il frutto è la grillina Maiorino che dette a Tajani del prezzolato al servizio di Israele. L’albero è Giuseppe Conte che lancia accuse indecenti all’esecutivo. Il tutto avviene durante le dichiarazioni di voto sulle risoluzioni presentate dopo le comunicazioni alla Camera del ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Da Conte delirio e insulti a Meloni alla Camera

Parole inverosimili escono dal leader del M5S. : “Il genocidio, non vi volgete dall’altra parte, non volgete la testa altrove, non fischiettate, non mostrate indifferenza: è il più grave delitto contro l’umanità”. Un delirio che prosegue con insulti copiosi. Il Governo è “imbelle e codardo, indifferente giorno dopo giorno ad un genocidio. Il 7 ottobre è stato orribile, un massacro. Ma si è consumato nel giro di poche ore, il genocidio si è consumato per due anni sotto i nostri occhi”. Inaccettabile la disinvoltura con cui sminuisce la portata di quella data, con più di mille uomini, donne e bambini ebrei fatti a pezzi il 7 ottobre e gli ostaggi morti e vivi, vittime di una oscena trattativa”.

“I cittadini della Flotilla hanno compiuto il più lineare gesto di politica estera che voi non avete fatto”, prosegue nel suo attacco. Lo spettacolo è deprimente. I pro Pal, i pro Flotilla, i centri sociali stanno mettendo a ferro e fuoco le città paralizzando il Paese: devastazioni prodromiche al caos di venerdì con l’annunciato sciopero generale, sia pure considerato illegittimo dal garante. Mentre c’è chi fa politica e cerca di costruire un percorso di pace, c’è Conte che parla a insulti e a slogan senza minimamente contribuire a uno straccio di proposta.

Conte tronfio: “Domani faccio lo sciopero dalla Calabria”

Il governo aveva invitato all’unità in un momento cruciale della vita del Paese esortando a votare per le risoluzioni presentate dalla maggioranza. Un’iniziativa politica che avrebbe dato un segnale forte a tutto il Paese in un momento difficile e confuso. Anche questa volta l’opposizione fallisce – poteva fare di peggio- la prova di maturità. Si è astenuta sulla prima risoluzione, si divide sulla seconda, quella più articolata e significativa. Conte la fallisce più di tutti gli altri. Più di altri ha contribuito ad avvelenare il clima. Il suo sfregio: “Il vostro appello all’unità suona ridicolo. A quale unità vi appellate? Possiamo minimamente condividere il vostro operato?”. Poi fa il tronfio: “Domani faccio sciopero dalla Calabria, sabato alle 14 e 30 sarò qua a Roma per la manifestazione nazionale”. Deprimente spettacolo. Parole da dimenticare.

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di Alberto Consoli - 2 Ottobre 2025