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Alessia Pifferi

A Milano

Cercarono di far passare Alessia Pifferi come inferma, chiesto il carcere per il suo avvocato e alcuni periti

La donna lasciò morire di stenti la piccola figlia nel 2022. Secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero alterato i test

Cronaca - di Stefania Davide - 11 Ottobre 2025 alle 19:09

Tentarono di condizionare i test per fare passare Alessia Pifferi, la donna condannata già in primo grado all’ergastolo per avere fatto morire di stenti la figlioletta, come “inferma”. Sulla base di questa accusa, la Procura della Repubblica di Milano ha chiesto la condanna per il legale della donna, per uno psichiatra e tre psicologhe.

Le accuse

Alessia Pontenani, la legale della Pifferi, Marco Garbarini, psichiatra, e tre psicologhe avrebbero agito in concorso tra loro per alterare i test a cui fu sottoposta la donna e farla apparire inferma. Per loro, i Pm hanno chiesto condanne dai 3 ai 4 anni di carcere con l’accusa di favoreggiamento, false dichiarazioni all’autorità giudiziaria, falsa testimonianza, falso in atto pubblico e falso commesso da incaricati di pubblico servizio.

Obiettivo? Il ritardo mentale grave

Per i Pm, che hanno intercettato gli indagati, l’obiettivo era quello di fare emergere un ritardo mentale grave nella donna, tale da farle evitare la condanna al carcere a vita. Per una quarta psicologa è stata avanzata la richiesta di rinvio a giudizio. L’udienza del processo con rito abbreviato davanti al gup Roberto Crepaldi riprenderà il prossimo 3 novembre, quando toccherà alle difese prendere la parola.

Per lo psichiatra e consulente della difesa Garbarini la richiesta è di 3 anni e 6 mesi e per le altre due psicologhe di 3 anni. Il magistrato durante la sua requisitoria ha definito “antisistemica” una delle professioniste, affermando che “voleva abbattere il sistema goccia dopo goccia” perché non crede “nell’ergastolo”. Per la quarta psicologa, l’unica che non ha scelto riti alternativi, è stato chiesto il rinvio a giudizio.

Alessia Pifferi nelle due perizie a cui è stata sottoposta è stata giudicata capace di intendere e volere. Con una immaturità affettiva e un quoziente di intelligenza basso che, però, secondo gli esperti, non hanno inciso sul suo funzionamento. La bambina fu abbandonata a soli 18 mesi nel luglio del 2022 e morì di stenti pochi giorni dopo.

 

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di Stefania Davide - 11 Ottobre 2025