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Balbuzie, convergenza bipartisan sulla legge ad hoc col Lazio apripista e Bonolis vip d’eccezione

Balbuzie, convergenza bipartisan e Lazio apripista per una legge ad hoc. Bonolis: non importa come lo dici, ma cosa dici

Italpress - di Italpress - 22 Ottobre 2025 alle 15:55

La Giornata Internazionale di Consapevolezza sulla balbuzie è stata il palcoscenico per un annuncio storico: la prima proposta di legge regionale italiana dedicata alla balbuzie, un disturbo che si stima colpisca circa un milione di persone nel Paese. L’iniziativa è frutto di una sinergia cruciale tra politica, sanità e associazionismo.

Balbuzie, arriva la prima proposta di legge regionale italiana

L’impulso è partito dal tavolo di lavoro tecnico richiesto dall’associazione Lea (Libera Espressione Autentica), rappresentata dalla Presidente Sista Carandini, in collaborazione con Psicodizione Onlus, fondata dalla dottoressa Chiara Comastri. La proposta è stata promossa dal Consigliere Regionale Rodolfo Lena.
Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, ha ringraziato gli attori coinvolti, sottolineando l’ampia convergenza: «Questo è un primo e importante passo avanti per dare risposte concrete. La balbuzie non è un ostacolo insormontabile, ma un valore aggiunto nella capacità di superare le difficoltà. Le istituzioni sono al vostro fianco».

Una convergenza bipartisan sul progetto

E allora, l’obiettivo primario della legge è definire un «piano di presa in carico a 360 gradi» che superi la frammentazione burocratica e garantisca un coordinamento dell’assistenza e l’inclusione a livello di Regione, Comune e Ministeri. È cruciale agire entro la “finestra critica” di un anno e due mesi dai primi segnali. L’urgenza è istituire protocolli multidisciplinari con professionisti specializzati in balbuzie quali logopedista, psicologo, neuropsichiatria infantile e neurologo pediatrico, sviluppando al contempo percorsi specifici di formazione.

Le applicazioni in ambito scolastico

In ambito scolastico, l’inclusione esplicita della parola “balbuzie” nella normativa sui Bisogni Educativi Speciali (BES) è un “momento storico”. Questa operazione culturale assicurerà infatti tutele e Piani Didattici Personalizzati (PDP) agli studenti. Tante, pertanto, le proposte di protocolli standardizzati negli ambiti della sanità, del lavoro e della scuola. Unite alle testimonianze di persone che hanno vissuto la balbuzie e hanno condiviso i loro vissuti per sostenere la sensibilizzazione e la presa di consapevolezza su questo disturbo.

Balbuzie, la testimonianza d’eccezione di Paolo Bonolis

Dunque, tra i vari, l’importanza della comunicazione autentica è emersa da testimonianze di spicco, come quella offerta da Paolo Bonolis. Il quale, rievocando la sua esperienza, ha descritto la balbuzie come un «ingorgo di pensieri» e ha offerto una riflessione profonda. «In un mondo che ci chiede la perfezione — ha sottolineato il conduttore tv –. Di essere sempre belli, sani, forti, giovani e di successo, rischiamo di dimenticare ciò che conta davvero. Mi è capitato spesso di parlare con ragazzi e di dire loro: “Guarda che non è importante come lo dici. È importante che cosa dici”».

E ancora. «Conosciamo tutti persone che parlano in modo impeccabile e scorrevole, ma non hanno nulla da dire. Oppure dicono cose vuote, superficiali, a volte persino folli. E poi aggiungo sempre una piccola riflessione, forse semplice ma per me significativa: in un mondo ossessionato dalla velocità, dove dobbiamo fare tutto in fretta, prendere tempo per ascoltare qualcuno che ha bisogno di qualche secondo in più per esprimersi non è una perdita di tempo. È una benedizione. Per lui, e anche per noi».

(Italpress)

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di Italpress - 22 Ottobre 2025