Effetto Regionali
Appendino non vuole morire dem, ipotesi dimissioni. M5s in tumulto, Conte stizzito: l’ho nominata io
Il voto in Toscana miete vittime anche tra i presunti vincitori del campo largo: Chiara Appendino minaccia le dimissioni da vicepresidente dei 5 stelle in dissenso con la linea del leader Giuseppe Conte e anche per i risultati negativi fino ad ora ottenuti dal Movimento alle elezioni regionali.
Montano le voci, mai smentite o rettificate formalmente dalla ex sindaco di Torino, che in queste ore si trincera dietro il silenzio. Un silenzio che in alcuni ambienti dei 5 stelle viene letto come un momento di riflessione al quale il leader sembra non dar peso più di tanto. La presa di posizione di Appendino è comune a tanti pentastellati: serve più autonomia del M5s dal Pd altrimenti il Movimento è morto.
Caso Appendino, la crisi del M5s è Chiara
Nella consueta riunione che si tiene ogni mese con i gruppi parlamentari, la vicepresidente del Movimento 5 stelle avrebbe paventato di dimettersi dal suo ruolo, che peraltro svolge in regime di prorogatio, per l’appiattimento della sua comunità nei confronti del Partito democratico, che sempre Conte nega rivendicando l’etichetta di ‘progressisti indipendenti‘ che la sua comunità si è autoconferita poco meno di un anno fa all’Assemblea costituente. Secondo quanto filtra, Appendino più che mettere in discussione l’alleanza con il Pd, che comunque non sempre ha giovato al fortino di consensi del Movimento 5 stelle, ha posto un problema politico. “Se si va male – il senso del ragionamento fatto ai colleghi -, se non riusciamo ad attrarre voti degli astensionisti, che invece sono sempre stati il bacino da cui attingeva il movimento, ci dobbiamo mettere in discussione”.
Appendino non vuole morire dem: ipotesi dimissioni
“Il nostro processo costituente ha definito il M5s come una forza progressista indipendente e si va insieme solo se ci sono programmi chiari e concordati per iscritto con obiettivi strategici condivisi”, dice Conte conversando con i giornalisti. Ma sulle possibilità di dimissioni della vicepresidente Chiara Appendino, è netto: “Non c’è stato nessun annuncio e io non ho ricevuto nulla e io sono il presidente che l’ha nominata. Oltretutto, in questo contesto non avrebbe alcuna logica, le cariche sono tutte in scadenza e scadono automaticamente anche tutti i vicepresidenti”.
Sul caso Appendino interviene anche la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde che, in una intervista a Repubblica, osserva: “Lei è un’amica ma non condivido la sua linea. Essere chiari nelle alleanze è fondamentale, da soli non si governa e non si incide. Poi, in Piemonte abbiamo preso il 7 per cento andando da soli e in Sardegna l’8 in alleanza. Questo ci dice che se c’è un progetto credibile le cose funzionano davvero”. Sui numeri piuttosto bassi del M5s alle regionali dice: “Il radicamento territoriale non si inventa, lo costruisci governando, creando una classe dirigente”.