
Bartoluzzi dice la verità
Almasri, Nordio: “Confermo tutto. Dal tribunale dei ministri una plateale violazione dei diritti”
“Non solo confermo le mie parole, ma le ribadisco”. Così il ministro Carlo Nordio a Start nell’ambito di “SkyTg24 Live In Roma”. Il riferimento è alla richiesta di alcuni consiglieri del Csm dell’apertura di una pratica a tutela del tribunale dei ministri dopo le dichiarazioni dello stesso Guardasigilli in occasione del no della Camera all’autorizzazione a procedere.
Almasri, Nordio: violazioni plateali del diritto
Nordio sottolinea le “violazioni plateali del diritto rilevate dal Parlamento con larghissima maggioranza di voti”. E ancora: “il Tribunale ministri si è pronunciato con mesi di ritardo rispetto al dettato normativo. Non ha ascoltato Mantovano che ne aveva fatto richiesta e si è servito delle dichiarazioni che abbiamo fatto in Parlamento per inserirle negli atti giudiziari. Questo è stato un sacrilegio delle norme giuridiche così evidente che il Parlamento l’ha censurato in modo severo”.
Bartolozzi ha sempre detto la verità, ha eseguito i miei ordini
Sempre sul caso Almasri, cavalcato per mesi dalle sinistre che ha accusato il governo di andare a braccetto con i torturatori, ha confermato che la capo di Gabinetto Giusi Bartolozzi ha sempre eseguito i suoi ordini. “Ha sempre detto la verità”. Ipotesi di ritrattazione? “Non so a chi sia venuta questa pensata, l’ho letta anche io. No”, ha risposto Nordio. “Resta il fatto che la procura di Roma ha sospeso il procedimento nei confronti di Bartolozzi in attesa della definizione del procedimento nel cui ambito avrebbe reso dichiarazioni mendaci. Supponendo – ha aggiunto – che si definisca prestissimo con l’archiviazione anche la posizione del mio capo di gabinetto. A meno che non si sollevi un conflitto di attribuzioni, cosa che adesso è sotto discussione”.
No al superamento dei tre gradi di giudizio
Contrario, inoltre, all’ipotesi di un superamento dei tre gradi di giudizio. “Direi di no perché fanno parte della nostra tradizione giuridica. Anche se abbiamo già introdotto una riforma che limita la possibilità di ricorrere contro una sentenza assolutoria almeno per i reati minori”.
Sul tavolo anche l’allarme carcerario. “Abbiamo istituito un commissario straordinario dotato di fondi per ridurre l’emergenza carceraria che si è sedimentata nell’arco di decenni. I fondi non sono mai sufficienti – dice il ministro della Giustizia – però ci sono anche lati ormai consolidati verso la giusta direzione nelle carceri: portare l’educazione, la cultura”.
Iniziata la ristrutturazione del teatro De Filippo a Nisida
“Abbiamo iniziato il processo di ristrutturazione del teatro di Eduardo De Filippo per dare una dimostrazione tangibile che soprattutto nelle carceri minorili bisogna portare l’arte e la cultura”. Chiarezza anche sulla prescrizione. “Oggi è un istituto procedurale. Si estingue il processo a seguito del decorso del tempo, ma in realtà con le sospensioni non si estingue mai. Noi vogliamo riportare la prescrizione nel suo ambito naturale. Perché, dopo un certo decorso del tempo, lo Stato perde interesse a punire. Ma soprattutto perché dopo l’introduzione del principio della ragionevole durata del processo, non si può tenere un cittadino sulla graticola giudiziaria per decenni”.