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Albanese, centrodestra all’attacco della sinistra toscana in fuga: “A quattro giorni dal voto la paladina pro Pal diventa scomoda”

Pd in confusione

Albanese, centrodestra all’attacco della sinistra toscana in fuga: “A quattro giorni dal voto la paladina pro Pal diventa scomoda”

Politica - di Romana Fabiani - 8 Ottobre 2025 alle 17:10

“La sinistra toscana manifesta per la pace nel mondo, ma non riesce a fare pace nemmeno con se stessa. Proprio oggi, infatti, il Consiglio comunale di Firenze ha annullato la Commissione “Pace” che si sarebbe dovuta esprimere sulla concessione della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese. Il motivo? Non certo per un improvviso e inaspettato recupero di buon senso, ma più semplicemente perché domenica prossima ci sono le elezioni regionali”. Così Francesco Torselli, europarlamentare di FdI -Ecr sul corto circuito a sinistra sulla figura della osservatrice dell’Onu per i territori occupati, nuova eroina pro Pal che invita a “comprendere” i terroristi di Hamas.  “Quando si tratta di distribuire cittadinanze a figure quantomeno controverse – e a Firenze ne sappiamo qualcosa – corrono, ma quando c’è da assumersi una responsabilità a pochi giorni dal voto, improvvisamente cala il silenzio e la seduta viene annullata “senza spiegazioni”. Per l’eurodeputato non ci sono dubbi  sulla ragione dello slittamento della commissione.

Albanese, Torselli: la sinistra toscana si ferma davanti ai gazebo

“Insomma, la Toscana si conferma laboratorio di una sinistra che predica valori universali. Ma poi si ferma davanti a un gazebo elettorale. Evidentemente – continua ironico Donzelli – la nuova beniamina della sinistra nostrana, Francesca Albanese, comoda da postare e osannare sui social in tutte le salse, è un po’ medo comoda a 4 giorni dal voto. Quando l’espressione del Partito democratico sulla concessione o meno della cittadinanza onoraria avrebbe finito sicuramente per scontentare qualcuno. E allora, meglio rimandare… Alla fine, la rivoluzione si fa meglio dopo pranzo!”. Nel frattempo – conclude – con l’ottimismo che ci contraddistingue, guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Per qualche altra settimana Firenze farà ancora a meno della signora Albanese nella lista dei suoi cittadini più illustri. Ce ne faremo una ragione”.

Bergamini: la cittadinanza onoraria diventa una coccarda per i beniamini ideologici

Non è meno tranchant il commento di Deborah Bergamini, vicesegretario di Forza Italia e candidata alla regionali in Toscana. “La sinistra ha svilito anche il ruolo della cittadinanza onoraria, riducendolo a una coccarda da applicare ai propri ‘beniamini ideologici’. Francesca Albanese viene portata da un Palazzo Municipale all’altro come in processione. È ridicolo. Ormai – conclude – è diventata il totem di quanti banalizzano la questione mediorientale, mistificando tutto in chiave anti occidentale e non riconoscendo la vera natura di Hamas”.

Ceccardi: sinistra arrogante, confusa e fuori dal mondo

Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega, definisce la gauche toscana “arrogante, confusa e completamente fuori dal mondo reale”. È questa l’impietosa fotografia, dice passando in rassegna gaffe e scivoloni del governatore. “Un presidente Giani che assomiglia sempre più a Joe Biden ci ha spiegato che la Toscana confina con la Lombardia. Poche settimane fa, sempre con la sua geografia creativa, aveva rimosso Massa Carrara dalle città toscane candidate a Capitale italiana della cultura 2028.  Ricordo anche il capitolo Cpr (centri permanenza rimpatri, ndr): prima Sleepy Giani era favorevole. Poi – appena è arrivata Schlein – ecco il dietrofront: queste strutture diventano ‘lager’. Un atteggiamento ridicolo – continua Ceccardi –  che dimostra come le scelte della sinistra non siano guidate dall’interesse dei cittadini ma solo da ordini di partito e calcoli ideologici. E mentre a Palazzo del Pegaso, tra una tartina e un taglio del nastro, regna la confusione totale, a Palazzo Vecchio non va certo meglio. Basti pensare alla vergognosa mozione per la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese. Una decisione prima annunciata, poi annullata, con la Commissione bloccata e un Pd lacerato da divisioni interne e giustificazioni imbarazzanti. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere”.

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di Romana Fabiani - 8 Ottobre 2025