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Vincenzo De Luca come Jep Gambardella

"Cacicchismo"

Vincenzo “Jep” De Luca continua a rovinare la festa a Elly: «Mi candiderò consigliere? Non togliamo la sorpresa agli elettori»

Il governatore uscente della Campania continua a tenere sulla graticola il partito e fa capire ancora una volta che non ha intenzione di smettere. Ma Fico assicura che va tutto bene...

Politica - di Luciana Delli Colli - 18 Settembre 2025 alle 09:41

Più il Nanni Moretti di “mi si nota di più se vado o se non vado” o più Jep Gambardella, che non voleva “partecipare alle feste, ma avere il potere di farle fallire”? Ciò che è certo è che Vincenzo De Luca non smette di cannoneggiare Pd e campo largo. Nonostante o, forse, a maggior ragione ora che c’è una data per le elezioni regionali in Campania, nell’ambito di un election day il 23 e 24 novembre che riguarda anche Veneto e Puglia.

Finito il tormentone Emiliano, per Elly ora si apre quello De Luca

A Realpolitik su Rete Quattro, dove è stato ospite ieri sera, è stato chiesto al governatore uscente se intenda candidarsi come consigliere regionale. Se, insomma, intenda replicare lo schema che tanto ha agitato la Puglia, con le candidature di Nichi Vendola per Avs e di Michele Emiliano per il Pd. Risulto il problema interno in quel del tavoliere, Elly Schlein potrebbe ritrovarsi con lo stesso schema all’ombra del Vesuvio. «E perché vuole togliere la sorpresa ai miei concittadini?», è stata la risposta di De Luca, maestro incomparabile nel tenere sulle spine e farsi gioco dei vertici del suo partito.

Il “cacicco” Vincenzo De Luca contro i “cacicchisti”

«Ho seguito il dibattito politico di questi mesi sulle regionali. Mi è sembrato deprimente, squallido. Molti opinionisti hanno sporcato le pagine dei giorni con una serie di idiozie. Ho introdotto la categoria dei cacicchisti… Abbiamo parlato solo di scemenze», ha aggiunto De Luca, con una frase che sembra un artificio retorico per attribuire ai media lo “squallore” del dibattito, prima di far partire il solito fuoco amico. «Vorrei tentare di spendere qualche ora del mio tempo, oltre che dedicandomi alla letteratura, per sottrarmi alla barbarie, all’animalità della politica attuale, ma vorrei tentare di discutere anche qualche punto programmatico: vorrei, cioè domandare a tutti quelli che partecipano alle elezioni “ma tu che vuoi fare, per la sanità, per l’ambiente, per il lavoro, per le politiche sociali, per la povera gente ma anche per l’imprenditoria dinamica?”».

L’attacco sulla «politica politicante» che non sa parlare di temi concreti

«Per adesso ho visto soltanto politica politicante e chiacchiere al vento», aveva già detto a margine di un evento del pomeriggio. «Avremmo dovuto sottolineare il fatto che i candidati sono distribuiti fra i partiti, i cittadini sono completamente fuori da ogni decisione. Non ci sono primarie, non c’è nulla. Abbiamo avuto altre cose strane, tre europarlamentari che si presentano per le Regioni, è un segno di totale disprezzo per l’Europa», ha aggiunto, lanciando l’ennesima bordata contro il suo partito.

Ma Fico assicura: «Con il governatore rapporto tranquillo»

Quale sia l’andazzo e quale resterà fino al voto, insomma è chiaro, anche se Roberto Fico ripete il mantra del “va tutto bene”. «Con il governatore c’è un rapporto tranquillo, non ci siamo visti ma stiamo lavorando con la coalizione senza nessun problema», ha detto il candidato del centrosinistra in Campania, rispondendo alle accuse sul programma con una frase che, per restare in ambito cinematografico, suona come il celeberrimo “faccio cose, vedo gente”: «Sviluppiamo il programma ed è il programma che adotteremo in coalizione».

 

 

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di Luciana Delli Colli - 18 Settembre 2025