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Un’altra batosta per Macron: Fitch declassa il rating francese. Per Lecornu si mette malissimo

Nuovi guai

Un’altra batosta per Macron: Fitch declassa il rating francese. Per Lecornu si mette malissimo

La decisione dettata non solo dai conti pubblici deteriorati, ma anche dall'instabilità politica. Il governo di Parigi "prende atto", ma si fa sempre più difficile la corsa contro il tempo del nuovo premier per una legge di bilancio credibile

Politica - di Gabriele Caramelli - 13 Settembre 2025 alle 10:01

Una nuova doccia fredda ha travolto la Francia di Emmanuel Macron, mentre il primo ministro Sebastien Lecornu resta impegnato in complicate consultazioni con le forze politiche. L’agenzia Fitch ha declassato il rating del Paese, portandolo da “AA-” a “A+”. Ciò che pesa maggiormente sull’economia francese sono la “persistente instabilità politica” e “le incertezze che ostacolano il risanamento dei suoi conti pubblici fortemente deteriorati”. “La caduta del governo in seguito a un voto di sfiducia – ha spiegato Fitch in un comunicato – illustra la frammentazione e la crescente polarizzazione della politica interna”. Inoltre, “questa instabilità indebolisce la capacità del sistema politico di attuare un consolidamento di bilancio su larga scala”. Peraltro, il gruppo americano ritiene improbabile una riduzione del rapporto deficit/pil sotto la soglia del 3% di quest’ultimo, come si auspicava il precedente governo.

Nuova batosta per Macron: Fitch declassa il rating francese

Dopo il declassamento di Fitch, il ministro dell’Economia Eric Lombard non ha potuto far altro che “prendere atto” della situazione. “Il nuovo primo ministro ha già avviato le consultazioni con le forze politiche rappresentate in Parlamento – ha spiegato Lombard -, al fine di approvare una legge di bilancio che consenta di proseguire gli sforzi volti al risanamento delle nostre finanze pubbliche”. Il bilancio, come ha ricordato Bfmtv, dovrà essere presentato all’Assemblea nazionale entro il 7 ottobre, dopo essere stato sottoposto al parere dell’Alto Consiglio delle Finanze Pubbliche, del Consiglio di Stato e dunque al Consiglio dei Ministri. Al momento, il nuovo primo ministro ha promesso “cambiamenti sostanziali” e dunque modifiche significative alla bozza messa a punto da François Bayrou prima della sconfitta al voto di fiducia.

Il tempo corre e non gioca a favore di Lecornu

Adesso Lecornu deve agire rapidamente, ma anche utilizzare la furbizia per assicurarsi un ampliamento della base nell’Assemblea nazionale. Per il momento, non c’è nulla che gli consentirebbe di evitare la censura tra poche settimane, proprio quando il bilancio verrà rivisto.

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di Gabriele Caramelli - 13 Settembre 2025