
La sinistra strumentalizza
“Tutte le ambiguità dei pro-Pal”, un convegno di FdI smaschera le ipocrisie: “Usano Gaza come una clava contro il governo”
Dalle inchieste de Il Tempo sui rapporti tra i parlamentari di sinistra e gli esponenti pro-Pal, Mohammad Hannoun e Suleiman Hijazi, sono nate interrogazioni parlamentari e richieste di chiarimenti. I due uomini, secondo il quotidiano romano, sarebbero vicini alle posizioni di Hamas. Al convegno intitolato “Tutte le ambiguità della propaganda pro-Pal” al Senato, sono intervenuti i deputati di Fratelli d’Italia Sara Kelany e Francesco Filini, assieme ai senatori Marco Scurria ed Ester Mieli. Presenti anche i due capigruppo alla Camera e al Senato Galeazzo Bignami e Lucio Malan. Per l’occasione sono stati invitati anche il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno e la giornalista Giulia Sorrentino. Nel corso della conferenza stampa, i parlamentari di FdI hanno smentito le voci della propaganda pro-Pal, che vorrebbero il governo Meloni lontano dalle sofferenze dei civili a Gaza. Piuttosto, sono stati smascherati gli intenti solo apparentemente genuini degli estremisti di sinistra, che dicono di andare in piazza per la pace.
I pro-Pal smentiti da Kelany e Malan: “Noi aiutiamo Gaza, Hamas ruba gli aiuti umanitari”
“La propaganda Pro Pal è coperta da un velo di ipocrisia che utilizza poveri bambini, basti vedere le immagini della manifestazione di ieri: in varie città come Milano, Torino, Roma, Napoli accanto alle bandiere palestinesi sventolavano quelle con la falce ed il martello”. A dirlo è stata Sara Kelany, ricordando i disordini che ieri hanno bloccato intere città italiane e provocato disagi anche ai civili, che nel capoluogo lombardo sono rimasti bloccati nella stazione centrale durante l’assalto antagonista. Inoltre, i manifestanti pro-Pal “nascondono sotto il velo dell’antisionismo un antisemitismo e una violenza evidente. Le immagini vergognose di ieri, in cui finti pacifisti si adoperavano per la devastazione urbana evidentemente fine a se stessa, ne sono la riprova”.
In seguito, la parlamentare ha preso una posizione netta sui disordini provocati dai manifestanti: “Devastazione e saccheggi che Fratelli d’Italia e questo Governo mai approverà. Del resto l’Italia, sta lavorando incessantemente ed è il primo Paese per aiuti umanitari”. E ancora: “Rispediamo al mittente tutte le accuse della sinistra e del Movimento cinque stelle, che invece dovrebbero prendere le distanza da chi minaccia o aggredisce giornalisti italiani o anche da chi immagina che in Italia dovrebbero essere istituiti tribunali islamici per i tanti cittadini musulmani presenti. Ecco a questa logica diciamo no e continuiamo il nostro percorso perché siamo dalla parte giusta della storia”. Anche Lucio Malan, sulla stessa linea, ha evidenziato che “Hamas usa sistematicamente la tecnica degli scudi umani, e arriva a rubare il 90% degli aiuti umanitari destinati a Gaza”.
Bignami smaschera Hamas: “Sta dirigendo finti movimenti pacifisti”
“Ci sono vere e proprie collusioni, più che un ombra sull’effettivo scopo della Flotilla”, ha spiegato Bignami durante il convegno, per poi aggiungere che “c’è una quota di genuinità, funzionale a rendere credibile un disegno guidato da Hamas, che ben sa come operare”. Dunque, quello di Hamas “è un movimento che sta etero-dirigendo finti o meno movimenti pacifisti, anche alimentandoli economicamente”. In seguito, il capogruppo di FdI alla Camera ha ringraziato la stampa per il lavoro fatto fino a questo momento, precisando che per arrivare al cessate il fuoco a Gaza “sarebbe sufficiente che Hamas liberasse gli ostaggi, deponesse le armi e andasse via da quei territori”.
Filini: “La sinistra usa Gaza come clava contro il governo”
Dall’inchiesta de Il Tempo, come evidenziato da Francesco Filini, emerge come “la spedizione Global sumud flotilla sia una gigantesca opera di propaganda, che non ha gli strumenti reali per offrire un concreto aiuto alla popolazione civile palestinese, al contrario di quanto sta facendo il governo italiano che è il quarto al mondo e il primo tra i Paesi non arabi per il sostegno offerto alla popolazione di Gaza con l’operazione Food for Gaza“. Poi ha rimarcato come la questione del riconoscimento della Palestina sia una questione strumentale per le sinistre: “Appare come pura propaganda il tema del riconoscimento dello Stato palestinese, oggi tanto caro alle opposizioni, ma incapaci di conseguirlo realmente quando erano al Governo, nonostante una mozione votata dal Parlamento nel 2015”.
Dopodiché ha risposto ai “capi di Stato che rincorrono facili like”, a cui “l’Italia risponde con la postura più seria dello statista, partendo dall’evidenza che oggi la Palestina purtroppo ancora non esiste, in quanto non ha una moneta, non ha un esercito, non controlla il territorio, ma esiste un regime con a capo islamisti, che a loro volta non riconoscono lo Stato di Israele e che hanno come obiettivo quello di distruggerlo”. Infine, ha denunciato come “Gli effetti ottenuti dal riconoscimento dello Stato Palestinese da parte di alcuni stati occidentali sono stati le grida di giubilo di Hamas e l’irrigidimento di Israele“. Insomma, “non si è fatto alcun passo avanti verso la pace. Strumentalizzare una tragedia come quella di Gaza è quanto di più ignobile la politica possa fare ed è ciò che sta facendo la sinistra, sventolando in ogni occasione la bandiera della Palestina come fosse una clava contro il governo Meloni, arrivando ad addossargli colpe di ciò che sta accadendo in Medio Oriente“.