
Usa-Cina
Trump sente Xi: «Telefonata molto produttiva». E annuncia un viaggio in Cina all’inizio del prossimo anno
Al centro del colloquio dazi, Fentanyl, guerra in Ucraina e TikTok. Pechino parla di «prosperità condivisa» e ringrazia per il sostegno nella Seconda guerra mondiale. Il Wp: il presidente non ha approvato gli aiuti militari a Taiwan
«Ho appena concluso una telefonata molto produttiva con il presidente cinese Xi Jinping. Abbiamo fatto progressi su molti temi importanti tra cui commercio, Fentanyl, la necessità di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina e l’approvazione dell’accordo per TikTok». Il presidente americano Donald Trump ha confermato tramite il social Truth il colloquio avuto con il suo omologo cinese, anticipato dai media e preannunciato da entrambe le parti dopo i progressi raggiunti a Madrid su TikTok.
Trump: «Telefonata con Xi molto produttiva». E annuncia il viaggio in Cina
«La telefonata è stata ottima, ci sentiremo nuovamente», ha aggiunto Trump, annunciando di aver «concordato con Xi che ci incontreremo al vertice Apec in Corea del Sud (previsto per fine ottobre, ndr)» e di avere in programma un viaggio in Cina «all’inizio del prossimo anno».
Pechino: «Colloquio positivo e costruttivo. Possibile una prosperità condivisa»
Xi, secondo quanto riferito dall’agenzia ufficiale Xinhua, ha detto che per Cina e Stati Uniti sono possibili «successo comune» e «prosperità condivisa», a «beneficio di entrambi i Paesi e del mondo». Xinhua ha riferito che per Pechino la telefonata è stata «positiva e costruttiva», ma ha anche reso noto che, in relazione ai dazi, il presidente cinese ha detto che gli Stati Uniti «dovrebbero evitare di adottare misure commerciali restrittive unilaterali» e che «il governo cinese rispetta la volontà delle aziende, è lieto di vederle condurre trattative commerciali secondo le regole del mercato e arrivare a soluzioni in linea con le leggi e i regolamenti cinesi, bilanciando gli interessi».
Xi ringrazia Trump per il sostegno nella Seconda guerra mondiale
Inoltre, nel corso della telefonata Xi ha detto a Trump che il popolo cinese «non dimenticherà mai il prezioso sostegno degli Usa e di altri alleati antifascisti alla Guerra di resistenza cinese contro l’aggressione giapponese». Il tycoon, sulle celebrazioni del 3 settembre di Pechino per gli 80 anni della fine della guerra, si era lamentato dell’assenza di riconoscimenti espliciti al ruolo di Washington di fronte a Xi su Piazza Tienanmen con il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un.
L’indiscrezione del Washington Post sugli aiuti militari a Taiwan
Secondo una indiscrezione del Washington Post, Trump avrebbe bocciato, quest’estate, un pacchetto di aiuti militari da 400 milioni di dollari a Taiwan. Una decisione che, sottolinea la testa, potrebbe ancora essere revocata, ma che segna un’inversione di rotta nella politica statunitense nei confronti di Taipei, l’isola che la Cina rivendica come proprio territorio. Il Washington Post ha citato cinque diverse fonti a conoscenza della questione. Secondo due di queste, nel pacchetto sarebbero state incluse armi più letali di quelle precedentemente fornite, tra cui munizioni e droni. Il Wp ha rimarcato che Trump ha bloccato gli aiuti nel pieno dei negoziati tra Stati Uniti e Cina su un accordo commerciale e delle trattative per organizzare un incontro tra i leader dei due Paesi.