
L'analisi della Casa Bianca
Trump elogia Zelensky e incoraggia l’Ucraina: «Può riconquistare i territori occupati. Mosca è una tigre di carta»
Il presidente Usa ha detto che i Paesi Nato dovrebbero "abbattere i droni russi". Il G7 condanna gli sconfinamenti: "Sono inaccettabili e rischiano di compromettere la sicurezza internazionale"
Donald Trump ha regalato un messaggio di speranza all’Ucraina e l’ha fatto a margine dell’assemblea generale dell’Onu a New York. In alcune dichiarazioni e in post pubblicati su Truth social, il presidente americano ha detto di credere che Kiev possa riconquistare i territori occupati. Inoltre, ha sostenuto che i Paesi Nato dovrebbero abbattere i droni russi che sconfinano. “Dopo aver compreso in toto la situazione militare ed economica tra Ucraina e Russia e dopo aver visto i problemi economici della Russia penso che l’Ucraina, con il sostegno dell’Unione Europea, sia in grado di combattere e di riconquistare tutta l’Ucraina nella sua forma originale”. Mosca, ha aggiunto, è una “tigre di carta” e l’Ucraina potrebbe non soltanto riappropriarsi del terre sottratte dai russi, ma anche “andare oltre”. Le dichiarazioni sono arrivate alla vigilia di un incontro, annunciato dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, fra il ministro Sergei Lavrov e il segretario di Stato Usa Marco Rubio, a margine della riunione delle Nazioni Unite.
Trump elogia Zelensky: “Combatte in modo incredibile”
Inoltre, il presidente americano ha elogiato Volodymyr Zelensky, definendolo “un grand’uomo che sta combattendo in modo incredibile” prima del bilaterale. In passato tra i due ci sono attriti, come la discussione alla Casa Bianca davanti alle telecamere. Ma ora le frizioni sono diventate un lontano ricordo perché, come ha affermato Trump, “nutriamo grande rispetto per la lotta che l’Ucraina sta combattendo, è davvero incredibile. La gente pensava che la guerra sarebbe finita in fretta perché la Russia è una grande potenza militare ma l’Ucraina combatte con valore”.
La Russia? “È una tigre di carta”
In seguito, il presidente Usa ha lanciato una frecciata alla Russia, ricordando che secondo le previsioni “la guerra avrebbe dovuto chiudersi in 3-4 giorni, non è positivo per la Russia: dopo 3 anni e mezzo di combattimenti duri, non è finita”.
Quanto al rapporto con Vladimir Putin, Trump è stato più prudente con i giornalisti: “Ve lo farò sapere tra un mese”. Rispetto all’impegno americano per le garanzie di sicurezza chieste da Kiev in uno scenario post-guerra, ha detto che “speriamo di essere nella posizione di parlarne più avanti”. Sul possibile intervento degli Usa al fianco dei Paesi Nato, Trump ha spiegato che queste eventualità “dipende dalle circostanze. Sapete, noi siamo una posizione risoluta in relazione alla Nato”.
Zelensky: “Senza la Cina Mosca non è nulla”
Il presidente ucraino ha avvertito che “la Russia sta lanciando droni a lungo raggio nello spazio aereo dei paesi della Nato per sondare le difese dell’alleanza militare e cercarne i punti deboli”. Di conseguenza, il Cremlino “cercherà di trovare i punti deboli in Europa e nei Paesi della Nato”. Inoltre, Mosca sta impiegando i droni a lungo raggio “per capire se l’Europa è pronta”. Poi la discussione si è spostata sulla Cina che, come ha sottolineato Zelensky, “è rappresentata qui all’Onu, una Nazione potente da cui ormai la Russia dipende completamente. Se volesse davvero che questa guerra finisse, potrebbe costringere Mosca a porre fine all’invasione. Senza la Cina, la Russia di Putin non è nulla”. Eppure, Pechino “troppo spesso rimane in silenzio e distante invece di impegnarsi attivamente per la pace”.
Il G7 condanna le violazioni dei droni russi
In una dichiarazione congiunta, i ministri degli Esteri del G7 e dell’Alto rappresentante Ue per la politica estera, riuniti a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, hanno condannato gli sconfinamenti dei droni russi: “Abbiamo espresso preoccupazione per le recenti violazioni dello spazio aereo da parte della Russia in Estonia, Polonia e Romania, che sono inaccettabili e rischiano di compromettere la sicurezza internazionale”. “Abbiamo sottolineato il nostro costante impegno a collaborare per raggiungere una pace duratura e un’Ucraina forte, indipendente, sovrana e prospera, continuando a coordinarci con gli Stati Uniti per fornire all’Ucraina garanzie di sicurezza solide e credibili”, prosegue la nota, “abbiamo discusso l’imposizione di ulteriori costi economici alla Russia, compresa l’adozione di misure contro i paesi terzi che favoriscono tali violazioni”. “Accogliamo con favore le discussioni in corso tra i ministri delle finanze del G7 sull’ulteriore sfruttamento dei beni sovrani russi a sostegno dell’Ucraina”, è la conclusione del comunicato.
Quali sono stati gli sconfinamenti
Nelle ultime settimane, alcuni Paesi Nato hanno denunciato violazioni dello spazio aereo. Tra questi c’è la Polonia, che ha fatto alzare i propri F-15 e F-35 come deterrente per un’ondata di droni. Venerdì scorso, invece, 3 MiG-31 russi hanno invaso lo spazio aereo dell’Estonia, sorvolando il Golfo di Finlandia per 12 minuti. La reazione della Nato all’incursione ha coinvolto anche gli F-35 italiani, che a loro volta si sono alzati in volo. Gli ultimi strani episodi riguardano la presenza di droni nelle zone aeroportuali di Copenhagen e Oslo. ” “I danesi stanno valutando esattamente cos’è successo per assicurarsi cosa ci sia dietro. Siamo in contatto molto stretto su questo tema, ma è troppo presto per parlare”, ha annunciato il segretario generale della Nato Mark Rutte.