
La partita è apertissima
Toscana, Tomasi cresciuto di 10 punti in un mese e mezzo. I gufi che sperano nei sondaggi sono avvertiti…
Quello della distanza da Giani è un tormentone che non appassiona FdI. Anche perché la storia del partito racconta che idee e radicamento sono più forti dei pronostici avversi. Donzelli: "Abbiamo invertito il trend, a questo ritmo ribaltiamo i risultati"
Sembra una sorta di tormentone: “I sondaggi in Toscana vi danno in svantaggio”. Non c’è uscita pubblica del candidato alla presidenza della Regione del centrodestra, Alessandro Tomasi, in cui il tema non gli venga sottoposto dai gironalisti. E non c’è risposta in cui non ricordi che, se si fosse trattato di dar retta ai sondaggi, lui non sarebbe diventato sindaco di Pistoia e FdI non avrebbe compiuto quel percorso che l’ha portato alla guida del Paese. È successo nuovamente in occasione dell’evento “Oltre il tetto di cristallo. Il lavoro delle donne”, promosso dal Dipartimento coordinamento enti locali di FdI e in corso a Firenze. Ma c’è di più: è vero che rispetto al governatore uscente, Eugenio Giani, Tomasi è ancora indietro, ma è altrettanto vero che il ritmo della rimonta è tale da parlare di una partita che del tutto aperta, a dispetto di quanto vorrebbe certa narrazione.
Tomasi smonta il “tormentone sondaggi”
«Se avessi guardato i sondaggi, non mi sarei candidato a sindaco nel 2017 e non mi sarei ricandidato a sindaco nel 2022 e questo partito non esisterebbe, anzi non avrebbe nemmeno iniziato la sua storia», ha detto Tomasi ai cronisti che gli chiedevano un commento sul tema. «Soprattutto – ha aggiunto Tomasi – vedo tra le persone candidate, gli uomini e le donne con me, grandissimo entusiasmo e voglia di lottare fino all’ultimo per convincere e raccontare le nostre posizioni, quindi questo sondaggio ci ha fatto bene».
Arianna Meloni: «Alessandro ha sempre sovvertito i pronostici»
Tomasi, ha ricordato nel suo intervento Arianna Meloni «è un sindaco che ha invertito il pronostico della sua città, Pistoia, in una città governata da 70 anni dalla sinistra che passa finalmente al centrodestra. Alessandro è amatissimo dalla sua gente ed è stato riconfermato nel secondo mandato». È «una persona che rappresenta la politica del fare, la politica che ha idee, la politica concreta, del radicamento, quella politica che viene dalla militanza, che non ha interessi personali e che guarda il bene delle persone, e se ha invertito un pronostico, e Fratelli d’Italia ne ha invertiti tanti, allora crediamoci tutti perché possiamo farcela, basta crederci, casa per casa fino all’ultimo giorno».
«Siamo arrivati a tre anni di governo e ancora Fratelli d’Italia cresce e Giorgia Meloni è una leader riconosciuta in tutto il mondo», ha ricordato poi Arianna Meloni. «Noi – ha aggiunto il capo della segreteria politica di FdI – siamo la casa del confronto e del radicamento. Le nostre idee partono dal basso». «L’Italia è ripartita, è ripartita l’economia e non lo dico io, lo dice la Lagarde che dice che l’Italia va presa ad esempio per la tenuta dei conti. Evidentemente tutto ciò è frutto delle proposte figlie del lavoro che noi non smetteremo mai di fare con i nostri dipartimenti, col partito, perché sarebbe un errore gravissimo quello di chiuderci nel palazzo, e quindi il rapporto col territorio, con quella sussidiarietà, il lavoro dei nostri amministratori, quello che viene fatto ogni giorno».
Donzelli: «In Toscana in un mese e mezzo siamo cresciuti di 10 punti»
Anche il deputato e responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, ha ricordato che se il partito «avesse dato seguito ai sondaggi e ai pronostici, Giorgia Meloni non sarebbe presidente del Consiglio. Eravamo sotto il 2% e ci davano allo 0,8% sui sondaggi, abbiamo continuato a fare quello che era giusto fare e siamo diventati il primo partito dell’Italia». «I sondaggi – ha aggiunto – li guardiamo sempre con affetto e curiosità. Se volessimo guardarli con interesse, però, potremmo notare che gli stessi istituti demoscopici che un mese e mezzo fa per la Toscana davano 20 punti di distacco, oggi ne danno una decina». «Quindi – ha sottolineato – vuol dire che con la campagna elettorale si è invertito il trend e quindi se proseguiamo così, se la prima settimana campagna elettorale il distacco è passato da 20 punti a 10, vuol dire che nelle prossime tre settimane potremo arrivare a essere noi 20 punti sopra».
Una campagna elettorale sui temi concreti e fra la gente
Il cuore della campagna elettorale resta sempre lo stesso, quale che sia il territorio e quale che sia la campagna elettorale: «Guardiamo ai problemi concreti, alle risposte da dare ai cittadini con la tranquillità che qualsiasi cosa votino i cittadini è da ascoltare». «Abbiamo il candidato giusto, le proposte giuste e la coalizione compatta giusta alle spalle. La coalizione che sostiene Giani – ha poi ricordato il deputato di FdI – già sta litigando su tutto, dall’aeroporto alla polizia regionale, all’ambiente, alle infrastrutture, già non sono d’accordo su nulla ancora prima di iniziare a governare insieme». «Crediamo che la Toscana – ha concluso Donzelli – abbia bisogno della stessa stabilità e dello stesso buon governo e della stessa serenità di coalizione di cui Giorgia Meloni può godere a livello nazionale».