CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

“Su Kirk Meloni straparla e fa la vittima”: sinistra senza vergogna, ondata di follia collettiva

Fuori di testa

“Su Kirk Meloni straparla e fa la vittima”: sinistra senza vergogna, ondata di follia collettiva

Politica - di Adriana De Conto - 13 Settembre 2025 - AGGIORNATO ALLE 21:30

“E’ ora di denunciare questo clima di odio insostenibile. Credo sia arrivato il momento di chiedere conto alla sinistra italiana di questo continuo minimizzare o giustificazionismo della violenza contro chi non la pensa come loro. È ora di dire chiaramente che queste tesi sono pericolose, impresentabili e antitetiche a qualsiasi embrione di democrazia”. Dopo quanto letto e ascoltato da una certa intellighenzia progressista dopo l’omicidio politico di Charlie Kirk, la premier ha ragione da vendere nell’aprire il ragionamento. Qualcuno dalla sinistra politica ha raccolto l’appello a denunciare la gravità delle cose lette e ascoltate da parte di Odifreddi, Friedman, Saviano &Co? Macché. Nessuna  resipiscenza, nessun patto tra galantuomini ad abbassare i toni e a riconoscere che certe parole dette sono inaccettabili, inascoltabili. Dal Pd al M5S passando per Avs e + Europa fanno a gara di follia. Fanno a gara a chi è più dissociato dalla realtà, a chi nega l’evidenza. A chi urla più forte: E’ colpa di Meloni è il ritornello triste. Recidere il cordone ombelicale con una certo conformismo violento per loro non è possibile. Ecco quindi il  florilegio di follie che si è scatenato dopo le parole della premier.

Anche stavolta la sinistra non condanna la violenza verbale

“E’ lei l’irresponsabile che alimenta un clima incandescente”, dice Schlein alla Festa del Fatto dimenticando quando affermava pacatamente: “Meloni odia i poveri”. Parla poi Franceschini: “Meloni non butti benzina sul fuoco”. Conte: “E’ Meloni che alza i toni e fa vittimismo”, dimenticando il linguaggio indegno delle istituzioni della sua senatrice Maiorino. Strilla Riccardo Magi che Meloni sta “strumentalizzando la morte di Charlie Kirk”.

Bonelli surreale: non era quello con le mani sporche di sangue?

Altre paroline tenere e pacate pronuncia Fratoianni di Avs che accusa la destra e i suoi esponenti di “fare un gioco molto ma molto cinico”. Parla poi il suo compagno di partito, il surreale Bonelli, che invitando la premier a strumentalizzare la vicenda Kirk ne approfitta per fare il vittimista. Il che fa ridere. Uno che viene in Parlamento con le mani insanguinate per attaccare Meloni dopo la strage in mare di Cutro può parlare di violenza verbale? Eppure al ridicolo non c’è mai fine e Bonelli intima alla premier di “darsi una calmata”, per poi piagnucolare di non avere neanche la scorta…

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Adriana De Conto - 13 Settembre 2025