
Nuovo attacco all'Ice
Sparatoria a Dallas contro l’ufficio immigrazione: due morti (compreso il cecchino) e due feriti gravi. Vance: non ci fermiamo
Pesante il bilancio della sparatoria a Dallas davanti alla sede dell’Ice, l’Agenzia anti-immigrazione statunitense: due morti (compreso il cecchino che si sarebbe tolto la vita) e due feriti gravi. Lo riferisce la polizia locale correggendo le informazioni fornite in precedenza che parlavano prima di tre feriti. Secondo le informazioni di Fox News, l’aggressore, un uomo bianco che ha aperto il fuoco appostato sul tetto di un edificio vicino, avrebbe ucciso un detenuto della struttura e ne avrebbe ferite altre due prima di rivolgere il fucile contro sé stesso e togliersi la vita.
Sparatoria a Dallas, due morti e due feriti gravi
L’assalto alla struttura dove si processano i migranti prima che vengano trasferiti al centro di detenzione, sarebbe avvenuto intorno alle 6 del mattino locali. Il cecchino avrebbe aperto il fuoco contro un van, non appartenente all’Ice, che stava trasferendo i detenuti. Le forze dell’ordine sono state inviate sul posto poco prima delle 7, dopo aver ricevuto una telefonata che segnalava una possibile sparatoria. Gli agenti hanno individuato il cecchino sul tetto di un edificio vicino agli uffici del centro anti-immigrazione. Una volta accerchiato l’uomo ha deciso di togliersi la vita.
Fbi: un attacco mirato contro l’Ice, come in Texas
Quello di Dallas è “stato un attacco mirato contro l’Ice come già avvenuto sempre in Texas il 4 luglio”, ha spiegato l’agente speciale dell’Fbi Joe Rothrock. Davanti ai giornalisti ha rivelato che sui proiettili sono stati trovati messaggi contro l’agenzia anti-immigrazione. “Posso confermare che l’Fbi sta indagando su questo incidente come atto di violenza mirata. Le prime prove che abbiamo visto nei proiettili trovati vicino al presunto tiratore contengono messaggi di natura anti-Ice». L’Fbi ha confermato che non ci sono vittime tra le forze di polizia.
Nessun ferito tra le forze dell’ordine, l’aggressore si è tolto la vita
L’assalto alla struttura dove si processano i migranti prima che vengano trasferiti al centro di detenzione, sarebbe avvenuto intorno alle 6 del mattino locali. Il cecchino avrebbe aperto il fuoco contro un van, non appartenente all’Ice, che stava trasferendo i detenuti. Le forze dell’ordine sono state inviate sul posto poco prima delle 7, dopo aver ricevuto una telefonata che segnalava una possibile sparatoria: gli agenti hanno individuato il cecchino sul tetto di un edificio vicino agli uffici del centro anti-immigrazione, ma una volta accerchiato, l’uomo ha deciso di togliersi la vita.
Vance: l’ossessivo attacco contro la polizia deve cessare
“L’ossessivo attacco contro le forze dell’ordine, in particolare l’Ice, deve cessare. Prego per tutti coloro che sono rimasti feriti in questo attacco e per le loro famiglie”, ha scritto su X il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, rispondendo alla segretaria per la Sicurezza interna Kristi Noem che in un altro tweet, subito dopo la sparatoria, aveva denunciato un aumento degli episodi di violenza nei confronti degli uffici dell’Ice. Duro il commento del governatore del Texas, il repubblicano Greg Abbott. “Questo assassinio non fermerà gli arresti, la detenzione e l’espulsione di immigrati clandestini e collaboreremo con il dipartimento di polizia di Dallas per scoprire il movente del killer”, ha scritto su Twitter.