
A Torino
“Se prendi due schiaffi…”: la frase choc a una militante di Gioventù nazionale che volantinava contro i maranza
Persino i volantinaggi sono diventati un’attività pericolosa per i ragazzi di destra. Mercoledì, davanti all’istituto Romolo Zerboni di Torino, una militante di Gioventù nazionale è stata avvicinata da un membro del personale scolastico che le ha rivolto una frase scioccante: “Vieni qua a dare un volantino contro i maranza? In questa scuola? Ti rendi conto che se poi prendi due schiaffi…”: una frase incompleta che però fa impallidire. Da qualche tempo il circolo D’Annunzio di Torino si è attivato nella città per portare avanti una campagna di sensibilizzazione contro le baby gang: queste malsane compagini giovanili sono un fenomeno che esalta la violenza, il bullismo, l’abuso di droghe e il vandalismo.
“Se prendi due schiaffi…” la frase choc a una militante di Gn che volantinava contro i maranza
Dopo le parole rivolte alla ragazza, i militanti di Gioventù nazionale a Torino hanno diramato un comunicato stampa in cui si legge: “Un avvertimento? Una giustificazione di eventuali episodi di violenza? Come dobbiamo interpretare una frase del genere, rivolta verso una ragazza impegnata in un’iniziativa di sensibilizzazione contro le baby gang? Le nostre campagne si svolgono sempre nel pieno rispetto delle regole e nella totale non violenza”.
“Sentire un adulto, peraltro posto in una funzione educativa, parlare in questi termini significa non solo sminuire il valore della libertà di espressione – prosegue la nota -, ma anche legittimare indirettamente l’idea che la violenza possa essere in un certo qual modo una risposta politica”. Poi un richiamo al buon senso: “Davvero, se una ragazza venisse aggredita per aver portato avanti una campagna di sensibilizzazione contro le baby gang, qualcuno potrebbe dire ‘se l’è cercata’? È un messaggio pericoloso, che respingiamo con fermezza”.
Marascio, FdI: “Bisogna affermare il diritto di tutti a fare politica”
Sulla vicenda è intervenuto anche l’avvocato e consigliere comunale a Torino di Fratelli d’Italia, Raffaele Marascio: “l’episodio dimostra quanto serva ancora lavorare per affermare il diritto di tutti, soprattutto dei giovani, a fare politica senza avere paura. A Torino non devono esserci zone franche dove si teme di esprimere un pensiero”. Inoltre, “Chi ricopre ruoli educativi ha il dovere di dare l’esempio, non di scoraggiare con parole che suonano come una sorta di giustificazione di eventuali ripercussioni violente. Pretendiamo chiarimenti e rispetto per la libertà di espressione“.