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Roma, il sopralluogo della Lega svela l’esasperazione dei cittadini per le moschee abusive e sulla radicalizzazione

Indottrinamento per bambini

Roma, il sopralluogo della Lega svela l’esasperazione dei cittadini per le moschee abusive e sulla radicalizzazione

Politica - di Gabriele Caramelli - 5 Settembre 2025 alle 10:10

«Non si possono aprire moschee abusive senza alcuna regola: bisogna rispettare il nostro Paese. Roma è una città da rispettare, come tutte le altre città in questo Paese». A dirlo è Manuel Monaci, un cittadino del V municipio che si è avvicinato al sopralluogo effettuato nella zona dall’eurodeputata della Lega Anna Maria Cisint e dal consigliere capitolino Maurizio Politi. Il residente di Centocelle ha poi spiegato che “la moschea di piazza delle Ginestre è chiusa e spero che si continuerà a fare pulizia anche su altro, non solo su questa moschea, anche su altre moschee e soprattutto anche su negozi e altre attività abusive di cui ancora, purtroppo, l’altra parte politica non parla”.

Anche la parlamentare europea del Carroccio, durante una conferenza a Palazzo Valentini in mattinata, ha sottolineato che “la situazione in Italia è davvero molto preoccupante, perché la radicalizzazione ormai è una realtà” e si tratta proprio di un integralismo che riguarda “applicazione della Sharia, ma al contempo sovversione del sistema democratico. E all’interno delle moschee, ormai lo dicono anche i report dell’intelligence sia francese sia italiana, si realizza proprio la predicazione all’odio”. “Roma, è la capitale non solo d’Italia, ma è la capitale del cristianesimo – ha continuato Cisint – è un obiettivo che l’Islam ha molto chiaro in mente: oggi noi qui siamo per dire che a Roma ci sono delle realtà che vanno combattute, perché la democrazia significa pari opportunità per tutti”.

Moschee a Roma, Cisint: “Sono centri di indottrinamento per bambini”

Anna Maria Cisint ha specificato che “i centri islamici sono centri di indottrinamento anche di bambini, dove c’è la predicazione all’odio: perché purtroppo l’obiettivo che hanno, come in questo caso, è disseminare sul territorio la presenza per impadronirsi del territorio”. Ma la preoccupazione degli esponenti del Carroccio non riguarda una questione di culto, ma il “rispetto dell’ordinamento giuridico: nel momento in cui non si rispetta, mi domando come puoi chiedere al cittadino di rispettare, con la stessa legge, ad esempio la norma urbanistica della sua tettoia”.

Quanto alle giustificazioni di chi predica la tolleranza e la libertà di culto appellandosi alla legge, Cisint ha replicato senza indugi: “la Costituzione recita anche che l’Italia è un Paese fondato sul lavoro. Articoli 1 e 4. Da sindaco non ho mai avuto un estetista, un carrozziere, che abbia aperto abusivamente dei locali: perché allora c’è questa dicotomia di comportamento?”. Domanda che per molti progressisti, a quanto pare, non ha alcuna importanza.

Sardone- Ceccardi: “Siamo contro l’islamizzazione dell’Italia, serve un confronto”

“Abbiamo presentato al congresso federale della Lega una mozione programmatica per impegnare il partito a impegnarsi contro l’islamizzazione dell’Italia e a mettere paletti per la legalità”, ha annunciato la parlamentare europea del Carroccio Silvia Sardone, ricordando che durante le manifestazioni islamiche italiane “le donne sono messe in un recinto: ciò è inaccettabile per un Paese come il nostro”. Anche la collega Susanna Ceccardi ha denunciato la situazione d’insostenibilità sulle moschee abusive e sulla radicalizzazione islamica: “In Italia ci sono 1.400 associazioni e 1.200 moschee abusive. Quelle regolari sono 12, e non è che non creano problemi. Serve controllo: predicazioni in italiano, apertura all’uguaglianza fra uomo e donna, censimento delle moschee abusive”.

Politi, Lega: “Consentire le aperture delle Moschee abusive vuol dire creare problemi”

A fare da eco all’esponente europea del Carroccio ci ha pensato il consigliere comunale Maurizio Politi, dello stesso schieramento, che ha sottolineato come l’apertura di questi luoghi significhi “consentire che aprano dei centri fuori da ogni controllo” e che creino “problemi all’interno del quartiere dove sono insediati e soprattutto del quale non abbiamo alcuna contezza di ciò che viene predicato”. E ancora: “L’Islam, essendo una religione fortemente policentrica e in grande scontro anche tra le sue varie anime, non è mai arrivata a volere una intesa con lo Stato italiano”.

Infine, un’altra delucidazione sulle moschee abusive è arrivata dal consigliere leghista del V municipio Mauro Marocchini, che ha evidenziato: “In questo quadrante di Roma ci sono quattro chiese cattoliche e ci sono sette luoghi di culto musulmani, tantissimi rispetto al numero delle chiese. Il problema è che tutto viene lasciato senza un controllo, senza che ci sia un’effettiva visione generale di quello che è il problema religioso: perché poi quella musulmana è una cultura totalmente diversa dalla nostra”. In sostanza, la questione riguarda il mancato rispetto dei musulmani nei quartieri italiani, visto che “noi andiamo verso la religione musulmana, però purtroppo è la religione musulmana che non viene verso di noi”.

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di Gabriele Caramelli - 5 Settembre 2025