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Ragazza di Treviso dice al compagno marocchino di essere incinta, lui cerca di strangolarla: salvata dai carabinieri

L'aggressione in treno

Ragazza di Treviso dice al compagno marocchino di essere incinta, lui cerca di strangolarla: salvata dai carabinieri

Cronaca - di Luigi Albano - 12 Settembre 2025 alle 18:09

Un 27enne marocchino senza fissa dimora è stato arrestato dai Carabinieri di Poggio Rusco (Mantova) per maltrattamenti e lesioni personali dopo che la compagna incinta è stata aggredita a bordo di un treno.

L’uomo avrebbe afferrato per il collo la 25enne, residente in provincia di Treviso, tentando di strangolarla, colpendola poi con schiaffi e strappandole maglietta e borsetta. Il capotreno ha subito avvertito il 112, segnalando che la coppia era scesa alla stazione di Poggio Rusco, dove la lite sarebbe proseguita.

Il 27enne marocchino ha aggredito la giovane incinta sul treno

È successo mercoledì sera ma ne è stata data notizia solo nelle ultime ore. Protagonisti una 25enne residente in provincia di Treviso e il compagno 27enne, di nazionalità marocchina e senza fissa dimora. I due avevano cominciato a litigare sul treno e l’uomo l’ha aggredita, proseguendo anche una volta scesi in stazione. La donna, con la maglietta strappata ed evidenti segni di percosse sul volto, ai carabinieri ha riferito di essere stata afferrata per il collo dall’uomo che la voleva soffocare, picchiata e schiaffeggiata una volta che gli aveva rivelato di essere incinta.

La ragazza italiana è stata trasferita in una comunità protetta

Dopo una breve indagine i militari hanno appurato che i maltrattamenti e le violenze dell’uomo nei confronti della compagna andavano avanti da tempo: l’uomo è stato quindi arrestato e rinchiuso nel carcere di Mantova.

La giovane donna, di nazionalità italiana, ha trascorso la notte all’ospedale di Borgo Mantovano.  Giovedì mattina la ragazza trevigiana è stata accompagnata alla stazione ferroviaria di Poggio Rusco dove ha preso un treno per tornare a casa dai genitori; lì, però, rimarrà per poco perché è già stato predisposta la sua accoglienza in una comunità protetta.

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di Luigi Albano - 12 Settembre 2025