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Bernini “furibonda” per l’aggressione a un dipendente dell’università di Genova

La denuncia dell'ateneo

Pro Pal fuori controllo a Genova: aggredito un dipendente dell’università. Bernini «furibonda»

Dopo il caso delle foto del ministro e del rettore con un mirino sul volto, un altro gravissimo episodio. Il ministero chiederà i danni per gli atti vandalici e si costituirà parte civile nei processi relativi agli episodi di violenza

Politica - di Federica Parbuoni - 26 Settembre 2025 alle 15:08

Non solo le foto del ministro dell’Università Anna Maria Bernini e del rettore Federico Delfino con un mirino sulla fronte, che sono apparse nel rettorato occupato dai Pro Pal nei giorni scorsi. Dall’università di Genova arriva la notizia di un dipendente tecnico-amministrativo aggredito verbalmente e spintonato mentre tentava di accedere alla struttura, che resta occupata. Secondo quanto riferito dall’Università, all’aggressione, su cui sono in corso indagini, avrebbero assistito altri dipendenti dell’ateneo. Si tratta dell’episodio  più grave di una serie di azioni riferite dall’Università che raccontano di un clima insostenibile: atti vandalici, con danneggiamenti, imbrattamenti e scritte offensive sui muri.

All’università di Genova un dipendente aggredito e atti vandalici

Il ministero, secondo quanto si apprende da fonti del Mur, una volta accertate le responsabilità da parte delle forze dell’ordine e della magistratura chiederà il rimborso dei danni. Più in generale, però, è la situazione complessiva nelle università italiane interessate da occupazioni a destare preoccupazione . Secondo quanto emerso dalle stesse fonti ministeriali, viene seguito con la massima attenzione da Bernini che su quanto accaduto a Genova ha contattato il rettore per avere aggiornamenti sulle condizioni del dipendente aggredito e pregandolo di trasmettergli tutta la sua vicinanza e solidarietà.

Bernini descritta come «furibonda»

Attraverso il rettore, inoltre, Bernini ha voluto esprimere un elogio al lavoratore, “colpevole” soltanto di voler svolgere il proprio dovere.
Chi ha avuto modo di parlarci ha descritto lo stato d’animo del ministro come «furibondo». Già due giorni fa, dopo l’occupazione del rettorato di Genova, Bernini aveva fatto sapere che il ministero «si costituirà parte civile nei processi relativi agli episodi di violenza e sosterrà con ogni mezzo i rettori, come il professor Federico Delfino, che denunceranno occupazioni e soprusi nei dipartimenti».

Il ministero chiederà il rimborso dei danni e si costituirà parte civile nei processi per le violenze

«Le violenze nelle università e il blocco delle lezioni sono inaccettabili. Dopo l’aggressione al professor Rino Casella a Pisa, oggi a Genova alcuni studenti hanno occupato il rettorato, impedendo l’ingresso all’ateneo e negando ad altri studenti il diritto di seguire le lezioni. Aggredire docenti o ostacolare l’attività didattica non è esercizio del dissenso, ma sono reati», aveva avvertito il ministro. Oggi la notizia dell’aggressione al dipendente dell’ateneo genovese.

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di Federica Parbuoni - 26 Settembre 2025