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L’Unifil ha denunciato un nuovo attacco dell’Idf

Libano

Nuovo attacco israeliano all’Unifil: granate sui Caschi blu. Crosetto: «Non un errore, ma una scelta precisa»

La missione Onu lo ha definito uno dei più gravi episodi dal cessate il fuoco di novembre e ha chiarito che le Forze di difesa israeliane erano state avvertite delle operazioni in corso

Esteri - di Luciana Delli Colli - 3 Settembre 2025 alle 13:49

L’Idf, le Forze di difesa israeliane, hanno condotto un nuovo attacco alla missione Unifil, che ha messo a rischio i Caschi blu nel corso di un’operazione nel sud del Libano. A denunciarlo con una nota condivisa su X è stata la stessa Unifil, chiarendo che si è trattato di «uno degli attacchi più gravi al personale e alle risorse dell’Unifil dall’accordo di cessate il fuoco dello scorso novembre». L’attacco è stato condannato dalla comunità internazionale. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, si trovava a colloquio con l’inviato speciale Usa per Medio Oriente e Africa, Massad Boulos, quando è arrivata la notizia dell’attacco, che ha fermamente condannato. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha detto che «non è un errore, una cosa accaduta indipendentemente dalla volontà dell’Idf ma, a quanto ha comunicato Unifil, una scelta precisa».

L’attacco delle Idf all’Unifil

«Ieri mattina, i droni delle Forze di difesa israeliane (Idf) hanno sganciato quattro granate vicino alle forze di pace dell’Unifil impegnate a rimuovere i posti di blocco che impedivano l’accesso a una posizione delle Nazioni Unite nei pressi della Linea Blu», si legge nella nota dell’Unifil, nella quale viene spiegato che «una granata è caduta a meno di 20 metri di distanza dal personale e dai veicoli delle Nazioni Unite, mentre le altre tre sono cadute a circa 100 metri».

Sottolineando che «qualsiasi azione» che metta in pericolo o interferisca con la missione Onu è «inaccettabile» e «costituisce una grave violazione» del diritto internazionale, l’Unifil ha chiarito che è «le Idf erano state informate in anticipo dei lavori di sgombero stradale in corso da parte dell’Unifil nella zona, a sud-est del villaggio di Marwahin. Per motivi di sicurezza, i lavori sono stati sospesi a causa dell’accaduto».

Crosetto: «Non un errore, ma una scelta precisa. Inaccettabile»

«È un atto rilevante, grave. E la differenza con gli episodi passati è che questo fatto, che ha toccato Unifil e anche il nostro contingente, non è un errore, una cosa accaduta indipendentemente dalla volontà dell’Idf ma, a quanto ha comunicato Unifil, una scelta precisa. Tanto precisa da parte loro quanto incomprensibile ed inaccettabile da parte nostra», ha commentato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando con Il Foglio. «Esprimerò – ha chiarito – con tutta la forza possibile al mio omologo israeliano la nostra totale disapprovazione (e qualcosa in più) per quanto accaduto».

La condanna internazionale

Condanna è stata espressa anche a livello internazionale. La Francia, in una nota del ministero degli Esteri francese, ha ribadito che «la protezione delle forze di peacekeeping e la sicurezza del personale, delle proprietà e dei locali delle Nazioni Unite devono essere garantite, in conformità con il diritto internazionale e la Risoluzione 1701».

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di Luciana Delli Colli - 3 Settembre 2025