
Escalation di odio
Minacce alla premier, “Meloni come Kirk”. E lei: “Essere accostata a lui è motivo di orgoglio”
Dopo la guerriglia urbana in nome della Palestina nuova performance dell’ultrasinistra torinese. Devastazioni, bombe carta, vetrine spaccate, agenti feriti, oggi è il giorno delle minacce di morte contro la premier. “Meloni come Kirk” è la scritta nera comparsa su un muro della stazione di Porta Susa a Torino. Il gentile augurio rivolto alla presidente del Consiglio conferma l’escalation in atto e quel clima di odio denunciato dal governo e respinto al mittente dalle opposizioni.
Minacce pro Pal alla premier: Meloni come Kirk
La presidente del Consiglio, obiettivo privilegiato degli strali dei manifestanti e degli avversari, affida ai social la sua risposta a neutralizzare la violenza dei ‘bravi ragazzi’ che inneggiano alla Palestina libera. “Meloni come Kirk. L’hanno scritto come minaccia. Ma chi vive di odio e intimidazioni non sarà mai come Charlie Kirk, perché non conosce il valore del dialogo, del confronto e della democrazia”. Così Meloni su Instagram che aggiunge: “Essere accostata a lui è motivo di orgoglio: Kirk ha fatto della sua vita una battaglia per la libertà di pensiero. Chi scrive minacce sui muri resterà sempre prigioniero della violenza. Noi continueremo a camminare liberi, forti delle nostre idee”.
Salvini: piena solidarietà, scritte inaccettabili
Immediata la solidarietà del governo e della maggioranza. “Minacce inaccettabili, piena solidarietà a Giorgia Meloni. Si respira un clima d’odio preoccupante, che va fermato”. È il post con cui il vicepremier Matteo Salvini ha stigmatizzato le scritte alla stazione di Porta Susa durante la manifestazione Pro Palestina.