
Festa dell'Udc
Meloni: “Noi accusati di odio da chi festeggia l’omicidio di Kirk. Da Odifreddi parole spaventose”
Dal palco della festa nazionale dei centristi la premier affronta i nodi dell'attualità e la stagione di violenza politica che sta tornando. E agli alleati assicura sorridendo: "Tranquilli non voglio darvi la caccia. Non cerco legittimazioni, quello che ho detto a Rimini è quello che penso da sempre"
“Continueremo a tenere lo sguardo alto, a pensare in grande per costruire un’Italia più forte, più competitiva e finalmente consapevole del suo ruolo nel mondo. Vi ringrazio, buona festa!”. Così Giorgia Meloni al termine del suo intervento davanti alla platea della festa nazionale dell’Udc. Attualità politica, l’omicidio di Charlie Kirk, l’odio politico, le riforme, gli equilibri geopolitici: tanti i temi trattati dalla premier che ha ricevuto uno speciale regalo dai vertici del partito centrista, Lorenzo Cesa e Antonio De Poli. Sotto i flash dei fotografi Meloni ha ricevuto una maglietta azzurra da ‘capitano’ con il numero uno e il nome ‘Giorgia’ sulle spalle.
Meloni alla festa dell’Udc: sono momenti fondanti non riti del passato
“Ci tenevo a essere qui, seppure per un breve saluto, anche se ho fatto un po’ ho fatto impazzire l’organizzazione con gli orari. Pochi più di me sono consapevoli di quanto sia importante per una forza politica celebrare momenti come questi”. Meloni, passato da militante. sottolinea il valore simbolico della kermesse. “Una festa nazionale, un congresso, un’assemblea programmatica non sono riti del passato, una specie di anticaglia da gettare ma sono al contrario un bene da proteggere con dedizione. Sono le occasioni che rendono un partito reale, che lo fanno davvero appartenere ai cittadini”. Chi crede davvero nella democrazia – aggiunge – sa che niente potrà mai sostituire il confronto tra le persone in carne e ossa ,il guardarsi negli occhi”.
“Noi accusati di odio da chi festeggia la morte di Kirk”
Poi una lunga riflessione sull’odio e la violenza politica. “Vogliamo dimostrare che la politica può essere autorevole, può essere credibile, che è capace di dedizione, che è capace di sacrificio, che può essere fatta con amore. Io vengo da una comunità politica che è spesso stata accusata, ingiustamente, di diffondere odio,”, dice la premier. “Che è stata accusata, guarda un po’, dagli stessi che oggi tacciono, minimizzano. O addirittura giustificano o festeggiano l’omicidio premeditato, intenzionale, a sangue freddo di un ragazzo di 31 anni che aveva la colpa di difendere con coraggio le sue idee”. Sulle reazioni all’attentato mortale al giovane repubblicano la leader di FdI denuncia quelle di Oddifreddi. “In questi giorni ho letto molti commenti disumani sulla morte di Charlie Kirk e ne ho letti altri spaventosi. Uno di questi, è quello di Piergiorgio Odiffredi. Intellettuale della sinistra che ha detto che sparare a Martin Luther King e sparare a un rappresentante Maga non è la stessa cosa. Ora io vorrei chiedere a questo illustre professore cosa intenda esattamente dire. Che ci sono persone a cui è legittimo sparare in base alle loro idee? o a cui è meno grave sparare sempre perché non condividiamo le loro idee?”.
L’ironia con gli alleati: “Non voglio darvi la caccia”
“Poi ironizza con gli alleati. “State tranquilli, non voglio darvi la caccia”, dice pensando a certi commenti sulla stampa dopo il discorso al Meeting di Rimini. “C’è chi ha detto che sono diventata una democristiana 2.0 perché volevo dare la caccia ai cattolici. Tranquillizzo tutti, non sto dando la caccia a nessuno, non cerco una legittimazione religiosa. Spero che il Nostro Signore ci dia una mano ma è tutto un altro tema. Quello che ho detto al Meeting è quello che penso da sempre”.
Avanti tutta con il premierato e la riforma della giustizia
infine i riflettori si accendono sulle prospettive per il Paese, nazionali e internazionali. ”Vogliamo rimettere l’Italia nel posto che merita sullo scacchiere. Vogliamo archiviare la stagione dei governi tecnici, arcobaleno e dei ribaltoni, che passano sulla testa dei cittadini”. La premier ha sottolineato l’esigenza di stabilità politica. “Vogliamo rispondere a questa richiesta con la riforma del premierato, necessaria per rafforzare la democrazia e l’economia. Quindi andremo avanti con la riforma del premierato”. Ma anche con riforma della giustizia, della separazione delle carriere e del Csm “per dire basta alle correnti”.