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Meloni lancia lo sprint per Acquaroli: “Abbiamo invertito il declino delle Marche. Orgogliosa del lavoro fatto”

Marche al voto

Meloni lancia lo sprint per Acquaroli: “Abbiamo invertito il declino delle Marche. Orgogliosa del lavoro fatto”

Politica - di Maurizio Ferrini - 17 Settembre 2025 alle 20:44

“Cinque anni fa, il destino di questa regione sembrava sulla strada del declino”, invece “negli ultimi 5 anni le risposte hanno cominciato ad arrivare e le Marche sono tornate a farsi valere: il tasso di occupazione è cresciuto più della media nazionale, l’export si è rafforzato e il turismo” ha registrato numeri “positivi”. Giorgia Meloni chiude l’evento elettorale di Ancona elencando la forza dei numeri dalla parte di Francesco Acquaroli e dei risultati ottenuti nelle Marche.

Le ragioni del bis del governatore uscente sono tutte qui e nella schietta rivendicazioni della premier. ”Noi non abbiamo altro da offrirvi se non il nostro impegno, la nostra determinazione e anche il coraggio di mettere la faccia anche sulle sfide più difficili”. “Le Marche sono tornate a farsi valere. Possiamo sempre fare meglio e lo faremo, ovviamente se voi deciderete di confermarci il vostro sostegno. Quando ho chiesto ad alcuni ‘Come va nelle Marche Acquaroli?’ qualcuno mi ha risposto ‘non è bravo nella comunicazione’. Guardate questo mi fa sorridere perché fidatevi sempre di più di un politico che fa più di quanto parli e fidatevi sempre di meno di un politico che parla più di quanto fa. Chi lavora tanto, a volte si dimentica di spiegarlo bene, delle volte accade anche a me”.

Meloni: nessuna più vittima di me dei discorsi d’odio

La premier Meloni sceglie un intervento davanti al suo popolo, quello del centrodestra, al quale dedica più volte la parola “orgoglio”. “Io posso dire di essere orgogliosa del lavoro fatto e di essere alleata con la Lega e Forza Italia, chiedete a Conte se è orgoglioso di governare col Pd”, chiede sarcastica.  “Ci accusano di volere reprimere il dissenso, a me pare che siano piuttosto loro che vorrebbero mettere a tacere le voci non gradite. Ci accusano di fare discorsi d’odio, ma fidatevi che non c’è nessuno in Italia che è fatto oggetto di discorso di odio come accade alla sottoscritta, e difficilmente mi posso odiare da sola. L’ultimo è un consigliere comunale di Genova, oggi, credo del Pd, che ha detto alla capogruppo di FdI dicendo ‘vi abbiamo appeso a testa in giù già una volta’. E lo voglio dire perché siccome Schlein qualche giorno fa ha detto di fare gli esempi…guarda Elly se vuoi che te li faccio ci mettiamo mezza giornata”.

Nella tiepida serata settembrina il clima è di festa, tra le bandiere di FdI, Forza Italia e Lega sventolate quasi all’unisono, come a ribadire la compattezza del centrodestra. Quella stessa piazza Roma, ancora più gremita di cinque anni fa, come ha voluto sottolineare Meloni, quasi a leggere un segnale propizio in vista del voto del 28 e 29 settembre. Quelle ragioni del bis del centrodestra, plasticamente argomentate dai vari interventi, a cominciare dallo stesso presidente uscente, nell’intervento in cui ha elencato punto per punto i risultati ottenuti.

Da Salvini a Lupi: tutti per Tajani

“Che bella questa Ancona. Fatevi sentire da Ricci che pensava di vincere queste elezione”. Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, aprendo il suo intervento ad Ancona. “Siamo diversi – ha detto Salvini – il Pd per questa regione ha fatto poco o nulla per decenni, c’è chi dorme e chi fa”. “Su Acquaroli sono state dette cattiverie e sciocchezze di qualsiasi genere, il mio abbraccio a lui e alla famiglia siamo diversi, c’è chi parla e chi fa”, ha sottolineato Salvini, chiudendo con la richiesta di un minuto di raccoglimento per Charlie Kirk, ricordando “le reazioni senza vergogna, pudore e dignità di chi ha riso e festeggiato”.

“Ci sono troppi cattivi maestri”, ha ammonito il vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. Il ministro della Difesa ha quindi lanciato “un appello a tutti ad abbassare i toni e lo dico innanzitutto al leader del Movimento 5 Stelle. Basta con il linguaggio violento. Basta con l’accusare gli avversare politici di commettere crimini che non hanno mai commesso. Noi con il genocidio e con tutto ciò che accade a Gaza non abbiamo responsabilità. Non siamo complice di nessun genocidio, di nessun crimine”.
Come ha ricordato Maurizio Lupi, “il centrodestra da più di 30 anni ha una visione unica della politica: Cambiare l’Italia, dargli un futuro, dargli una prospettiva. E lo fa insieme”. Dal palco di piazza Roma Lupi il leader di Noi moderati si è detto convinto: “Nelle Marche continueremo a governare, governeremo bene, governeremo con forza, con Acquaroli e con tutta la sua coalizione di centrodestra”. E a giudicare dalla risposta della piazza e di Ancona è una convinzione ben fondata.

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di Maurizio Ferrini - 17 Settembre 2025