
Parla il consigliere di Lepore
L’ultima crociata della sinistra in favore del cibo scaduto: “Ignorate la scadenza, la pasta si può mangiare con gli insetti”
Una farfallina nella pasta? “Tanto, si bolle, e gli insetti saranno la dieta del futuro”. Il tonno in scatola scaduto da cinque anni? “Era buonissimo”. Garantisce Andrea Segrè, Consigliere speciale del Sindaco di Bologna Lepore per le Politiche alimentari urbane e metropolitane.
In una curiosa intervista a Candida Morvillo sulle pagine del Corriere della Sera, in vista della Giornata mondiale degli sprechi alimentari del 29 settembre, l’agroeconomista che ha ispirato la Legge Gadda e fondato Last Minute Market, racconta la sua crociata e i dati sull’Italia sprecona.
«Negli ultimi dodici mesi, abbiamo buttato 28,9 chili di cibo a testa, pari a 7,46 miliardi di euro», sostiene Segrè, citando i dati del suo Osservatorio Waste Watcher. «È un dieci per cento in meno rispetto all’anno precedente. Purtroppo, non è che siamo diventati più consapevoli: abbiamo buttato di meno perché la crisi ci ha spinti a risparmiare».
Nel nome della lotta al comunismo, il consigliere del sindaco Pd lancia la crociata per il cibo scaduto
La prima cosa da cui partire, sostiene Segrè, è una «lista della spesa e zero concessioni ad acquisti extra e offerte». E poi, è importante fare attenzione alle scadenze: «Le confezioni in fondo allo scaffale scadono più tardi, e, se uno yogurt scade domani, so che, domani, i fermenti lattici non si suicidano tutti insieme».
«Da consumarsi preferibilmente entro…» per il consigliere di Lepore va ignorato
La data di scadenza spesso viene male interpretata dai consumatori, soprattutto la dicitura «da consumarsi preferibilmente entro». Spiega l’agroeconomista: «Serve più a far ruotare la merce sugli scaffali che a garantire la salute». E racconta: «Una volta, ho trovato una farfallina nella pasta e ho pensato: tanto, si bolle, e gli insetti saranno la dieta del futuro. Un tonno in scatola l’ho aperto apposta cinque anni dopo la scadenza ed era buonissimo». Uno degli alimenti che più risente di questa credenza è proprio lo yogurt. Ma il principio, dice Segrè, è sempre lo stesso: «Lo annusi, assaggi, senti se è acido».
Nel 2026, uscirà la voce Treccani sullo spreco alimentare curata da lui. «Spiegherò che sprechiamo perché non diamo valore al cibo». Perché invece mangiare la pasta con gli insetti che brulicano sarebbe dare valore al cibo…