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Il ministro Lollobrigida, in missione in Mozambico, ha ricordato Almerigo Grilz

Italia-Africa

Lollobrigida in Mozambico ricorda Almerigo Grilz: «Attraverso le sue cronache seguivo la terribile guerra nel Paese»

Il ministro in missione nell'ambito degli obiettivi del Piano Mattei: «Non vogliamo capire soltanto come si creano i meccanismi di autosufficienza e di sovranità alimentare, ma capire come il cibo e le produzioni agricole possano creare ricchezza»

Politica - di Natalia Delfino - 15 Settembre 2025 alle 17:36

«Quando ero molto giovane, nel 1986-87, seguivo con grande apprensione quello che accadeva qui in Mozambico attraverso il racconto di un giornalista, un inviato di guerra, Almerigo Grilz, morto mentre riprendeva le battaglie che si svolgevano in Mozambico e qui seppellito. Era una guerra terribile». In visita in Mozambico per il Forum Agribusiness Italia-Mozambico a Maputo, che si inserisce nella cornice del Piano Mattei, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, ha voluto rivolgere un pensiero al giornalista che fu il primo italiano, nel Dopoguerra, a cadere sul campo mentre svolgeva il suo lavoro. Quello tra i guerriglieri della Renamo e i governativi del Frelimo era uno dei tanti conflitti “dimenticati” documentati da Grilz, le cui cronache – come ricordato da Lollobrigida – furono determinanti perché l’Italia ne avesse contezza.

Lollobrigida ricorda Grilz in Mozambico

«Abbiamo avuto l’onore, come Italia, di ospitare un momento molto importante, quello della pace, a Roma, nel 1992. Ne fui orgoglioso», ha ricordato ancora Lollobrigida, sottolineando che «a distanza di tempo, sono qui per ribadire l’amicizia consolidata che c’è tra il popolo mozambicano e il popolo italiano».

Il Piano Mattei: l’esempio italiano per un nuovo rapporto con l’Africa

«Molto spesso in Europa – ha ricordato ancora il ministro – si è guardato all’Africa come un continente povero, ma non è così, l’Africa è stata un continente sfruttato. L’Africa è un Paese ricco di terre e si sta impoverendo della sua risorsa più importante, i giovani. La logica caritatevole non ha funzionato, noi vogliamo crescere insieme, mettendo insieme le nostre potenzialità. Il Piano Mattei che l’Italia ha messo in campo può essere la scelta vincente».

Il ruolo dell’agricoltura per creare ricchezza

«Siamo qui con le nostre imprese e le nostre macchine agricole. Le macchine agricole italiane costano di più, ma sono più affidabili, più durevoli e creano più ricchezza. Noi – ha avvertito il ministro – dobbiamo mettere nelle condizioni le imprese del Mozambico di poterle utilizzare. Non vogliamo capire soltanto come si creano i meccanismi di autosufficienza e di sovranità alimentare, ma capire come il cibo e le produzioni agricole possano creare ricchezza, penetrare altri mercati con il sistema di Indicazioni Geografiche. Il nostro Ministero sta investendo, insieme alla cooperazione, sulle donne imprenditrici e sono qui anche i rappresentanti del Ministero per capire come fare di più».

La via italiana alla cooperazione: lealtà e crescita condivisa

«Su questi obiettivi, noi mettiamo il cuore e la disponibilità con un modello che è tipico della nostra Nazione. Non si può solo prendere impegni per il futuro, ci si deve girare e guardare quello che è già accaduto. Io credo che l’Italia abbia dimostrato sempre lealtà nei confronti delle Nazioni con le quali si è confrontata. I nostri imprenditori si sono sempre comportati lealmente, seriamente, con impegno, hanno lavorato per crescere e far crescere le proprie ricchezze, perché un imprenditore lo deve fare, ma nello stesso tempo per aiutare gli altri a fare lo stesso. È con questo spirito – ha concluso Lollobrigida – che sono qui».

Previsti investimenti per 160 milioni di dollari. Il ministro mozambicano: «Essenziali per rilanciare l’agricoltura»

A sua volta, il ministro dell’Agricoltura mozambicano, Roberto Albino, ha sottolineato che la partnership con l’Italia è fondamentale per i progetti in corso nel Paese. «Prevediamo investimenti per circa 160 milioni di dollari, essenziali per rilanciare l’agricoltura e consolidare la nostra strategia di sviluppo rurale», ha detto. Nel corso della missione sono stati firmati diversi strumenti giuridici per rendere operativi i progetti di sviluppo e cooperazione, nell’ambito dei quali ve ne sono alcuni che riguardano anche l’energia, con la partecipazione di aziende come Eni, che esplorano il legame tra agricoltura, energia e ricchezza.

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di Natalia Delfino - 15 Settembre 2025