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L’Italia ha alzato la testa sul Mercosur. La lezione di Lollobrigida: nessun accordo senza garanzie per gli agricoltori

Sovranità alimentare

L’Italia ha alzato la testa sul Mercosur. La lezione di Lollobrigida: nessun accordo senza garanzie per gli agricoltori

Politica - di Gabriele Caramelli - 5 Settembre 2025 alle 15:54

L’Italia non si piega ai diktat ambientalisti e commerciali europei, ma collabora e contesta quando necessario. E Il Mercosur è un accordo delicato dal punto di vista commerciale, agricolo e produttivo. Proprio per questo motivo, il governo Meloni ha scelto di tenere una linea politica realista a Bruxelles, evitando di affrettare il passo sui temi che riguardano anche la vita dei nostri agricoltori. Inizialmente, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha sottolineato la possibilità che con un simile trattato i prodotti sudamericani potrebbero essere venduti a prezzi “estremamente più bassi”, danneggiando il mercato europeo e le piccole imprese. Si tratta di una preoccupazione legittima, soprattutto nell’era della globalizzazione in cui tutto rischia di risultare come una concorrenza sleale: basti pensare al caso della Cina.

Una posizione netta e pragmatica è emersa a margine del Consiglio Ue Agrifish a Bruxelles nel marzo 2025, in cui Lollobrigida ha spiegato che “così come è impostato il trattato Ue-Mercosur non è condivisibile”. Qualche giorno fa Il Foglio ha riportato una dichiarazione del ministro in cui si legge che il Mercosur “presenta più opportunità” che criticità per il sistema economico italiano. Ma non si tratta di un cambio di rotta, perché l’Italia ha esposto immediatamente le criticità dell’accordo, chiedendo alcune modifiche per tutelare il mercato e i produttori: le negoziazioni hanno svolto un ruolo importante per l’esecutivo italiano, che in seguito è riuscito ad ottenere le garanzie richieste.

Mercosur, Lollobrigida ha esposto le criticità per il bene dei produttori

Il dialogo può avere una forza incredibile e il governo italiano se n’è accorto, soprattutto a livello europeo. Non a caso, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha apprezzato l’inserimento di un pacchetto di salvaguardie aggiuntive per gli agricoltori europei, per poi destinare alcuni fondi per i settori a rischio, come quelli delle carni rosse. Non è mancata un’attenzione ai versamenti sul Fondo della sovranità alimentare, che garantisce a una nazione di poter scegliere una strategia sostenibile di produzione. Anche gli esponenti di Fratelli d’Italia in Ue, riuniti nella sigla di coalizione Ecr, hanno svolto un ruolo importante per l’ottenimento di un accordo senza rischi per i produttori. La critica al “Green deal” e alle politiche ambientaliste, assieme alla richiesta di una maggiore attenzione agli accordi commerciali, ha sostenuto il concetto della “sovranità alimentare” contro le ideologie progressiste.

La valutazione delle problematiche e il confronto politico

Nei fatti, la preoccupazione del Masaf risiede principalmente nella buona salute dell’agricoltura. Anche per questo motivo, il Masaf si sta impegnando per garantire il rispetto delle normative sulle denominazione dei prodotti: basti pensare ai sequestri avvenuti negli ultimi mesi, in particolare tra luglio e settembre, che hanno consentito di tutelare la merce italiana dalla contraffazione. Il ministro Lollobrigida si è detto “prudentemente soddisfatto” dalle nuove condizioni del Mercosur, avvisando che quando l’accordo sarà approvato “se i prezzi crollano oltre il 10% anche solo in un Paese, verrà sospeso. È un principio di buon senso: non si può sacrificare un intero comparto in nome di un presunto beneficio collettivo”. Intanto, l’Italia ha fatto valere le proprie ragioni e dimostrando così di non essere in vendita al migliore o peggiore offerente.

L’Italia passa sopra le critiche vuote di certi media

I giornalisti amici delle opposizioni parlano di una sconfitta per il governo, ma basta chiedere a un osservatore super partes, come l’intelligenza artificiale di google, che il giudizio cambia: “La posizione del Ministro Francesco Lollobrigida sull’accordo Ue-Mercosur, come espressa attraverso i suoi canali comunicativi, non può essere definita incoerente. Le sue dichiarazioni, se analizzate nel loro sviluppo cronologico e nel contesto negoziale, rivelano una strategia mirata e un approccio pragmatico”.

E ancora: “Il Ministro ha saputo utilizzare la sua posizione di ferma cautela per ottenere concessioni fondamentali a livello europeo, come le clausole di salvaguardia e le condizioni di reciprocità, e a livello nazionale, attraverso lo stanziamento di fondi per i settori più esposti”. Peraltro, “a vera coerenza di Lollobrigida risiede nella sua costante e univoca dedizione alla tutela degli interessi agricoli italiani, dimostrata non solo con la critica iniziale ma soprattutto con la capacità di trasformare tale critica in risultati tangibili”. Chissà, magari anche stavolta qualcuno riuscirà a dire che l’intelligenza artificiale è faziosa, o addirittura di destra.

 

 

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di Gabriele Caramelli - 5 Settembre 2025