
È iniziata ad agosto
L’Ebola torna a terrorizzare il Congo: l’Oms lancia l’allarme sul contagio: 15 casi, tasso di mortalità al 54%
L’Ebola torna a spaventare il Congo dopo 28 casi sospetti e 15 decessi, con un tasso di mortalità che si attesta al 54%. Il primo dossier pubblicato dall’Oms sulla nuova epidemia presenta i bilanci aggiornati al 4 settembre e definisce il pericolo complessivo per la salute pubblica come “elevato a livello nazionale, moderato a livello regionale e basso a livello globale”. Già dal 1° settembre, l’organizzazione mondiale della sanità aveva ricevuto un messaggio d’allerta dalla Repubblica democratica congolese su alcuni casi d’infezione a Bulape, nella provincia di Kasai.
Il primo caso indicato è quello di una donna incinta, che si è presentata al General reference hospital della città il 20 agosto con febbre alta, diarrea sanguinolenta, emorragia ed estrema debolezza. La paziente è deceduta 5 giorni dopo per insufficienza multiorgano e il 4 settembre, dopo la conferma delle analisi di laboratorio, il ministero della Salute congolese ha annunciato l’epidemia da Ebola.
In Congo torna il virus Ebola: quali sono le zone più colpite
Per ora, le morti e i contagi si si sono verificati principalmente nelle zone sanitarie di Bulape e a Mweka. Secondo i dati, fra le vittime ci sono 4 operatori sanitari e Circa l’80% dei sospetti presenta un’età pari o superiore a 15 anni. Attualmente, sei campioni sono stati registrati da 5 casi sospetti e da un probabile decesso proprio nell’area sanitaria di Bulape. I tamponi erano arrivati il 3 settembre al Laboratorio nazionale di sanità pubblica di Kinshasa per gli studi di conferma: il giorno stesso, tutti i test sono risultati positivi al virus Ebola.
Quanto è pericolosa questa malattia?
L’Ebola è un’infezione grave e spesso letale per l’uomo, come ha già sottolineato l’agenzia dell’Onu per la salute. Il virus contagia gli esseri umani che sono stati a contatto ravvicinato con il sangue o le secrezioni di animali selvatici infetti. Nel frattempo, il dicastero per la Salute congolese, con il supporto dell’Oms e degli altri partner, sta applicando alcuni provvedimenti nella sanità pubblica per contenere l’epidemia.