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Kelany: il governo ha preso le redini sui flussi. E Minniti riconosce: col piano Mattei l’Italia è un punto di riferimento

Dibattito a Fenix

Kelany: il governo ha preso le redini sui flussi. E Minniti riconosce: col piano Mattei l’Italia è un punto di riferimento

Politica - di Redazione - 20 Settembre 2025 alle 16:56

In Italia “accanto alla nostra caratteristica fondamentale, che è quella di essere ancora fortemente attaccati alle nostre matrici culturali e valoriali, abbiamo un governo che da tre anni è corso ai ripari rispetto a una deriva che potrebbe diventare drammatica. È un governo che ha preso le redini rispetto a quella che è la gestione ferma dei flussi migratori”. A ricordarlo alla platea di Felix Sara Kelany.

La deputata FdI a Fenix: abbiamo interrotto i flussi irregolari

“Stiamo governando i flussi legali – ha aggiunto la deputata di FdI – e abbiamo interrotto quelli irregolari, stiamo lottando senza quartiere contro i trafficanti di uomini, contro l’immigrazione irregolare. I dati sono molto confortati, abbiamo registrato un meno 62% degli sbarchi sul suolo nazionale”. Kelany ha ricordato che “l’Europa negli ultimi 30 anni ha subito una pressione migratoria molto forte, di forte matrice islamica, anche, che non ha saputo affrontare conservando i propri principi. Vuoi per ideologia, vuoi per mancanza di capacità di lettura di determinati segnali”, parlando dell'”incapacità di governare i flussi migratori con la contestuale incapacità di fare poi integrazione sui territori”.

Il punto di Kelany sull’immigrazione: hanno fallito i modelli francese e inglese

“Ha fallito il modello assimilazionista francese, ha fallito il multiculturalismo anglosassone e questi fallimenti hanno generato quello che vediamo oggi nelle grandi città europee – ha detto ancora Kelany – L’Italia fino ad oggi ha vissuto miglior sorte rispetto ad altre Nazioni”. “Noi ci siamo salvati, nonostante anche qui cominciamo ad avere avvisaglie nelle grandi periferie, perché siamo la Nazione dei mille campanili – ha proseguito nel suo ragionamento – In Italia abbiamo ottomila comuni, seimila di questi sono sotto i cinquemila abitanti ed è ben difficile che all’interno di piccole comunità si sia pronti a rinunciare ai propri valori, ai propri usi, ai propri costumi. È più facile integrare quando c’è questo forte senso di appartenenza”.

“Il nostro partito rispetto all’integrazione sta facendo moltissimo. Abbiamo presentato una legge per far sì che prima di tutto chi arriva sul suolo italiano rispetti dei doveri perché fino ad oggi si è parlato solo di diritti”, ha concluso, certa che “nelle diversità e affermando la propria identità ci si possa comprendere”.

Minniti riconosce i meriti del governo: il piano Mattei diventi europeo

Allo stesso panel è intervenuto anche l’ex ministro dell’Interno, Marco Minniti. “Oggi è l’Italia è il punto di riferimento” e “dobbiamo fare di tutto affinché il nostro Paese ne sia fino in fondo consapevole”, ha sottolineato l’esponente dem nonché presidente della Fondazione Med-Or. “Quei Paesi stanno cercando di avere un rapporto con l’Occidente, non vogliono avere la porta sbattuta in faccia”, ha affermato. “L’Occidente non può lasciare il Sud del mondo nelle mani di Cina, Russia e Corea del Nord”, ha rimarcato. “L’Italia è il punto di congiunzione tra l’Occidente e il Sud del mondo. Questa è una postazione geostrategica straordinaria. È il senso vero del Piano Mattei – ha sottolineato Minniti – e per questo dobbiamo chiedere il Piano Mattei diventi un piano europeo”.

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di Redazione - 20 Settembre 2025