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Mig russi in Estonia, Mosca nega ma l’allarme aumenta. L’Italia prepara la sua difesa anche con cyber esperti

La minaccia alla Ue

Mig russi in Estonia, Mosca nega ma l’allarme aumenta. L’Italia prepara la sua difesa anche con cyber esperti

Esteri - di Robert Perdicchi - 20 Settembre 2025 alle 08:57

Il ministero della difesa russo ha negato sabato che tre dei suoi aerei militari abbiano violato lo spazio aereo estone, ma sembra una smentita di facciata, che non fa abbassare l’allarme dei paesi europei e della Nato. “Tre caccia MiG-31 russi hanno effettuato un volo pianificato dalla Carelia a un aeroporto nella regione di Kaliningrad” un’enclave russa situata tra Lituania e Polonia, ha dichiarato Mosca, secondo cui il volo è stato condotto nel rigoroso rispetto delle norme internazionali per l’uso dello spazio aereo. Senza violare i confini di altri Stati. “Gli aerei hanno sorvolato le acque neutrali del Mar Baltico a una distanza di oltre tre chilometri dall’isola di Vaindloo nel Golfo di Finlandia”, secondo Mosca.

I Mig russi sull’Estonia, la Nato in allerta

I tre MIG-31 volavano sul Golfo di Finlandia e sono stati  intercettati dagli F-35 italiani che decollano come risposta Nato alla violazione di Mosca. Secondo le forze di difesa di Tallinn, “i caccia non avevano piani di volo e i loro transponder erano spenti. Al momento della violazione dello spazio aereo, i caccia non avevano comunicazioni radio bidirezionali con il controllo del traffico aereo estone”.
E l’Italia? Il Corriere della Sera dice che anche il governo italiano si sta muovendo. Crosetto ha dato incarico alle strutture militari di approntare «piani logistici di contrasto» per evenienze belliche. Un progetto riservato che guarda anche alla guerra ibrida. E infatti ora la Difesa potrà ingaggiare esperti cyber per rispondere alle offensive di Mosca e Pechino. Anche se, avrebbe detto Crosetto, «russi e cinesi non hanno bisogno di invaderci, perché hanno numerosi elementi di sostegno da noi».

Intanto, ieri, il governo dell’Estonia ha deciso di richiedere consultazioni ai sensi dell’articolo 4 della Nato“, come scrive in un post su X il premier estone Kristen Michal.

Per il segretario generale della Nato, Mark Rutte, “la risposta della Nato nell’ambito (dell’operazione, ndr) Sentinella dell’Est è stata rapida e decisa”, con il coinvolgimento anche di Svezia e Finlandia. La Svezia in particolare fa sapere di essere intervenuta con “caccia JAS 39 che hanno intercettato e monitorato 3 MIG-31 sul mar Baltico. La Svezia è sempre pronta ad assicurare la sicurezza e l’integrità del nostro spazio aereo con i nostri alleati”.

Trump: “Non mi piace, potrebbero arrivare guai”

Da Washington, il presidente americano Donald Trump risponde in maniera sintetica: “Non mi piace quando succede” una cosa del genere. “Potrebbe essere un grosso guaio”, dice nello Studio Ovale, rinviando ulteriori considerazioni in attesa di un briefing completo sulla situazione. Dopo l’invasione di droni nello spazio aereo della Polonia, Trump aveva espresso la speranza che lo sconfinamento fosse il prodotto di un errore.

“La guerra in Ucraina non sarebbe mai cominciata se fossi stato io il presidente”, dice Trump ripetendo una frase proposta ad ogni apparizione pubblica. “Noi ora non stiamo spendendo soldi, la Nato compra le nostre armi, paga per missili e tank. Paga per qualsiasi cosa e ci fa quello che vuole, suppongo mandi tutto in Ucraina”.

Zelensky: “Non è un incidente”

L’ennesimo ‘segnale’ inviato da Vladimir Putin non sorprende il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Aerei militari russi hanno nuovamente violato lo spazio aereo della Nato, questa volta sopra l’Estonia. È oltraggioso. L’attività destabilizzante della Russia si sta espandendo verso nuovi Paesi e direzioni. Usano ogni mezzo: dall’interferenza nei processi politici, come in Romania e Moldavia, alle violazioni dello spazio aereo, come in Polonia, Romania e ora in Estonia”, dice il leader di Kiev.

Secondo Zelensky, “questi non sono incidenti”, ma si tratta di “una sistematica campagna russa diretta contro l’Europa, contro la Nato, contro l’Occidente. E che richiede una risposta sistemica” e “azioni forti, sia collettivamente che individualmente da parte di ogni Nazione”.

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di Robert Perdicchi - 20 Settembre 2025