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Una foto d’archivio di una manifestazione Pro Pal; nel riquadro, il consigliere di FdI a Siracusa, Paolo Romano

I pacifinti

Insulti e un tentativo di aggressione: il volto violento dei Pro Pal contro il consigliere di FdI a Siracusa

Un gruppo di una cinquantina di persone si è scagliata contro Paolo Romano "reo" di essersi opposto alla benemerenza civica a Francesca Albanese, la controversa relatrice speciale dell'Onu sui territori palestinesi occupati, diventata nuova icona della sinistra

Politica - di Natalia Delfino - 10 Settembre 2025 alle 17:49

Prima gli insulti, poi il tentativo di colpirlo con bastoni e aste di bandiera. Il consigliere comunale e coordinatore cittadino di FdI a Siracusa, Paolo Romano, è stato aggredito da un gruppo di manifestanti pro Pal all’esterno di Palazzo Vermexio, sede del Comune, al termine di una seduta di consiglio che aveva tra i punti all’ordine del giorno il conferimento della benemerenza civica a Francesca Albanese, controversa relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati e nuova icona della sinistra.

A Siracusa Pro Pal contro il consigliere di FdI

FdI ha sollevato un’eccezione ai sensi del regolamento, determinando il rinvio della decisione, scatenando evidentemente l’ira dei supporter di Albanese, che avevano assistito alla seduta. «Sull’uscio di Palazzo Vermexio circa cinquanta persone, che poco prima avevano assistito ai lavori consiliari, ha iniziato a inveire contro di me al grido di “Palestina Libera”, per poi passare a insulti e minacce con frasi del tipo “assassino”, “morte ai fascisti”, nonché ulteriori offese personali», ha raccontato Romano, spiegando che «alcuni soggetti, inoltre, hanno tentato di colpirmi con bastoni e manici di bandiere, mettendo a serio rischio la mia incolumità».

Il vero volto dei “pacifinti”

Quello che rischiava di essere un linciaggio è stato evitato dall’intervento delle forze dell’ordine, che Romano ha voluto ringraziare, facendo notare che «tuttavia, resta la gravità del gesto incivile e del tutto ingiustificato di questi facinorosi, che hanno minacciato e aggredito un rappresentante delle istituzioni democratiche». «Chiedo che vengano identificati e perseguiti i responsabili – ha concluso l’esponente di FdI – e che siano disposte le opportune misure a tutela della mia sicurezza, affinché simili episodi non si ripetano in futuro».

La solidarietà di FdI a Paolo Romano

A Romano è arrivata la solidarietà di tutto il partito, dal deputato e commissario regionale di FdI Luca Sbardella, al gruppo all’Ars, che attraverso in capogruppo Giorgio Assenza ha parlato di «vigliacca aggressione» e «gesto incivile e grave». «Piena solidarietà al nostro consigliere comunale di Siracusa, Paolo Romano, accerchiato e minacciato da un gruppo di violenti per essersi opposto al conferimento della civica benemerenza alla relatrice dell’Onu sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese» è stata espressa anche dal deputato e responsabile nazionale del programma, Francesco Filini.

Filini: «Un episodio che conferma l’esistenza di un clima preoccupante»

«Questo episodio – ha aggiunto Filini – conferma l’esistenza di un clima di violenza preoccupante. Una spirale alimentata dalle forze politiche di opposizione, che sulla questione palestinese sono andate ben oltre la propaganda e la strumentalizzazione. In questi mesi l’utilizzo di toni aggressivi e di insulti ricorrenti contro Giorgia Meloni è abbondantemente andato oltre la soglia di guardia. È chiaro a tutti che la sinistra stia utilizzando in maniera strumentale la Palestina: c’è chi utilizza la tragedia di Gaza per sponsorizzare il proprio libro, chi deve vendere i biglietti per i suoi spettacoli, e chi banalmente cerca di guadagnare qualche voto in più in questa folle corsa a chi la spara più grossa, ma il rischio concreto è che tutto ciò possa legittimare o giustificare atti di violenza».

«Siracusa – ha quindi sottolineato Filini – è l’ultimo esempio, ma potremmo citare le tantissime manifestazioni e cortei che in questi mesi si stanno susseguendo e che vedono costantemente dileggiato il presidente del Consiglio, i ministri ed aggredite le Forze dell’Ordine. L’invito è quindi a rivedere i toni, ad evitare gli eccessi, ad un’assunzione di responsabilità da parte della sinistra a mantenere il confronto e la polemica politica nel campo della civiltà e del rispetto della dignità delle persone e più in generale dei principi della libertà e della democrazia. Altrimenti – ha concluso Filini – dovranno assumersi la responsabilità di un clima politico sempre più avvelenato e pericoloso».

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di Natalia Delfino - 10 Settembre 2025