CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Ilaria Salis sale in cattedra per difendere la candidatura della Di Cesare

A lezione di morale?

Ilaria Salis sale in cattedra: quella della “cattiva maestra” Di Cesare. E dai social tuona: “Perseguitata dai fascisti”

Sul web arriva post più che equo, molto solidale, dell'ex docente in difesa della prof che omaggiò la "battaglia" della Balzerani: tra filippiche e giaculatorie, il solito attacco tra accuse e vittimismo al governo e ai suoi elettori

Politica - di Chiara Volpi - 4 Settembre 2025 alle 14:18

Ilaria Salis sale in cattedra: quella della prof Di Cesare. E sui social spunta il solito veleno anti-governo (e non solo)… Non passa inosservata la difesa di bandiera con cui Ilaria Salis torna sul ring dei social per sferrare colpi sotto la cintura (a destra e di sicuro non a manca) e indottrinare dal pulpito internetico attivisti e sodali della causa contestataria, ormai declinata a tutto. L’occasione, in questo caso, è la discussa candidatura di Donatella Di Cesare nelle liste a sostegno di Pasquale Tridico per le elezioni regionali in Calabria, che la stessa professoressa de La Sapienza di Roma ha confermato via post (Ça va sans dire), asserendo di aver accettato “l’invito di Avs” di essere capolista con Mimmo Lucano. È

Ilaria Salis sale in cattedra (quella della Di Cesare)

La notizia, come noto e come abbiamo dato ampiamente conto, ha scatenato sconcerto e sdegno da parte di chi come – ultimo solo in ordine cronologico – Fabio Rampelli, non ha dimenticato il clamoroso caso del post della prof di filosofia della Sapienza che, dalla tastiera alle ospitate nei salotti televisivi de La 7, difese e rivendicò il suo post in occasione della morte della terrorista comunista mai pentita Barbara Balzerani.

Il sermone (al vetriolo) dell’ex docente in difesa della prof

Come al solito, allora, guardato al dito piuttosto che alla Luna, Ilaria Salis, dallo scranno politico su cui si è elevata, e in solidarietà “barricadera” con la docente, dall’agorà del web lancia proclami di sostegno alla collega di partito alla docente, e con l’occasione (perché no?) assestare qualche gancio al cuore del Paese e del governo. Dunque, con la solennità di una martire laica, l’europarlamentare di Avs denuncia un complotto ordito «sul nulla o su episodi decontestualizzati e strumentalizzati».

Di più. Con l’aplomb di una statista navigata, ma che non ha dimenticato il suo background da attivista combattente, e con il sospetto di trame oscure sempre in tasca e pronte all’uso, Ilaria Salis denuncia un complotto ordito «sul nulla o su episodi decontestualizzati e strumentalizzati». Perché evidentemente, parole che cadono come pietre sui social o un passato di sangue e dolore da riperticare all’uso, sono un optional quando si tratta di salire in cattedra e distribuire patenti di moralità.

Filippiche, giaculatorie, e una prospettiva che guarda al dito più che alla luna

Così, giù con filippiche e giaculatorie contro le «becere campagne d’odio ad personam» e gli «eserciti di troll e profili fittizi» che, per la cronaca, specie a guardare gli utenti più radicali che affollano certe bacheche, nutrono di linfa al vetriolo un dibattito che troppo spesso si riduce a insulti gratuiti, minacce e tentativi di zittire chiunque osi pensarla diversamente.

Le solite bordate a governo e elettori di riferimento…

Ma la parte più sconcertante dell’intervento della Salis in solidarietà alla De Cesari è l’accusa mossa al governo e a un mondo politico di riferimento, di «difendere gli interessi di pochi contro quelli della maggioranza». A dirlo è proprio chi, per anni, ha difeso i “diritti” di chi occupa abusivamente case e proprietà altrui, a discapito di chi, invece, ha rispettato le regole, si è messo in fila, e ha pagato le tasse per una vita intera. E che dire delle «classi popolari», che a sentire l’ex insegnante in prestito alla politica, sarebbero tanto a cuore della sinistra? Forse la Salis ha dimenticato che, in un Paese in cui la sinistra ha governato per anni, la povertà e il disagio sociale non sono certo scomparsi, ma si sono cronicizzati…

Salis in difesa della De Cesare (e della sua candidatura), ma non solo

In conclusione, prima di postare l’intervento social della Salis (corredato con tanto di foto con la prof De Cesari), il sermone dell’europarlamentare di Avs ci ha fatto riflettere. Non sull’odiata destra, ma sulla capacità di certa sinistra di ribaltare la realtà, di ergersi a paladina della giustizia sociale urbi et orbi, quando invece il target di riferimento è ben enucleato ed “esclusivo”… (Sotto il post di Ilaria Salis sulla sua pagina Instagram).

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Ilaria Salis (@ila_salis)

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Chiara Volpi - 4 Settembre 2025