
Entro cinque anni
Il sindaco Gualtieri vuole buttare i romani al fiume: “Potranno fare il bagno nel Tevere”
L’ha detto davvero: Gualtieri vuole buttare i romani al fiume, al Tevere per la precisione, facendo fare il bagno ai cittadini e ai turisti neanche fossero le acque del Circeo o della Costa Smeralda. Non è stato un colpo di sole, ma l’ultimo annuncio scombiccherato di un primo cittadino che fa di tutto per finire sui giornali. E non per i risultati, ma per le frasi ad effetto.
Gualtieri cita il Tevere modello Parigi
“Abbiamo già insediato un gruppo di lavoro che a breve sarà interistituzionale, ho parlato personalmente con il ministro Pichetto Fratin e col presidente Rocca, quindi insieme a governo e Regione questo tavolo lavorerà per gli investimenti necessari” e “ci fa piacere aver già rilevato che è assolutamente un obiettivo realizzabile: entro cinque anni potremo fare il bagno del Tevere”. Con queste parole Roberto Gualtieri, è intervenuto a margine dell’evento ‘La città eterna accoglie il futuro. Attrattività, cultura, bellezza e innovazione’ organizzato al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka.
Per quanto riguardo il costo, ha detto il sindaco di Roma, “lo stiamo stimando”, ma dovrebbe essere inferiore a quello di Parigi, perché la capitale francese “era partita da un livello di inquinamento molto maggiore”. Gualtieri dimentica di dire che a Parigi i nuotatori che hanno gareggiato ai Giochi hanno avuto seri problemi di salute. Ma l’annuncio a effetto è stato lanciato, con grande sprezzo del ridicolo. Nel biondo Tevere Gualtieri dovrebbe semmai buttare qualche progetto squinternato, come l’obbligo dei 30 km orari.
Le sparate del sindaco non finiscono mai
Non è la prima sparata del sindaco Gualtieri che, i romani lo ricordano bene, vanta una vastissima collezione di promesse non mantenute. Dalle assicurazioni che entro poche settimane Roma sarebbe stata liberata dalla spazzatura. Ma come sanno turisti e cittadini la sporcizia della città, anche in alcune zone centrali come San Pietro e nelle vicinanze del Vaticano, resta tuttora imperante.
Come pure la promessa che era diventata lo slogan elettorale, la città in quindici minuti. Nel senso che i servizi venivano garantiti in quarto d’ora. In realtà, è il tempo che occorre a automobilista romano per trovare parcheggio e a un turista arrivato a stazione Termini per salire su un bus o per iniziare la fila per salire su un taxi. Insomma, quella di Gualtieri è un’altra promessa da marinaio. Che in fatto di fiume balneabile, è pure in tema.