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Alessandro Tomasi

Ideologia vs pragmatismo

Il Pd in lacrime per l’idea di Tomasi di aprire un Cpr in Toscana: «Sono ghetti disumani». Lui riporta i dem sul pianeta terra

Politica - di Eleonora Guerra - 2 Settembre 2025 alle 18:37

«Il mio è un approccio di concretezza e amministrativo. Sono un sindaco, sono abituato ad affrontare i problemi, governarli, risolverli. Sono molto pratico e miro al risultato. Sicuramente meno ideologico». A dirlo nel corso di un evento elettorale a Firenze è stato Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e candidato del centrodestra alla guida della Regione Toscana. A fornirgli poi l’occasione di chiarire oltre ogni equivoco in che modo questo approccio si realizzi è stato il Pd, che ha cercato di criminalizzarlo per la sua intenzione di aprire un Cpr in Toscana. Riuscendo solo a dimostrare, invece, chi è che pensa al territorio con gli occhi del pragmatismo e chi con quelli dell’ideologia che dimentica i bisogni dei cittadini.

Il Pd in lacrime per l’idea di un Cpr in Toscana

«I Centri di permanenza per il rimpatrio non sono la risposta ai temi dell’immigrazione: sono invece luoghi disumani che calpestano i diritti delle persone e non affrontano minimamente le cause reali dei fenomeni migratori», ha detto la dem assessore regionale al Welfare, Serena Spinelli, per la quale la proposta avanzata da Tomasi rivelerebbe lui non è un moderato e che «il vero volto della destra» è «quello di chi vuole trasformare la Toscana in un territorio di esclusione e repressione, senza alcuna visione seria su accoglienza e integrazione». Sono seguite accuse di «retorica securitaria» e volontà di alimentare «paura e tensioni sociali» rivolte al centrodestra e al suo candidato e rivendicazioni su quanto «una Regione responsabile», che chiaramente non può che essere quella guidata dalla sinistra, «deve investire su inclusione, diritti e sicurezza sociale, non sull’apertura di ghetti disumani».

Tomasi: «Qualcuno ha cambiato idea…»

Insomma, il solito film che la sinistra gira, proietta e promuove, ma è che è credibile solo ai suoi occhi – e forse neanche a quelli. «All’idea del Cpr in Toscana io sono favorevole, anzi tutti i sindaci erano favorevoli per poi dopo, come sapete bene, cambiare idea», ha detto Tomasi, all’incontro di Firenze. «Ogni giorno – ha spiegato – dalla nostra regione partono decine di pattuglie di polizia che devono accompagnare chi ha commesso un reato verso un Cpr fuori dalla regione, privando il nostro territorio di forze dell’ordine perché stanno fuori dei giorni. Quindi credo che ogni Regione possa e debba fare, nel rispetto dell’umanità, nel rispetto anche di chi comunque viene fermato, la sua parte con il Cpr».

Una scelta di pragmatismo e sicurezza

«Chi delinque non può rimanere in questo Paese. Chi viene per lavorare e integrarsi è il benvenuto, può stare, ma non è tollerabile questa delinquenza, e non è tollerabile che ci siano luoghi che sono diventati ormai delle isole non attraversabili, per esempio nelle zone delle stazioni», ha concluso Tomasi.

 

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di Eleonora Guerra - 2 Settembre 2025