
Continuità e futuro
Il nuovo Manifesto della Libertà e un pantheon che lo incarna: FI si riunisce a Telese e “chiama” i delusi del centrosinistra
La kermesse azzurra si terrà dal 26 al 28 settembre. Tajani: «I valori sono gli stessi indicati da Berlusconi nel '94, ma li attualizziamo: i temi sono cambiati»
Non solo i giovani di FdI a Roma e la Lega a Pontida. È tempo di kermesse di partito anche per Forza Italia. Gli azzurri si ritroveranno a Telese Terme, in provincia di Benevento, dal 26 al 28 settembre, per una tre giorni durante la quale sarà anche lanciato il nuovo “Manifesto della Libertà”, «ovvero – ha spiegato il segretario di FI e vicepremier, Antonio Tajani – l’attualizzazione e l’aggiornamento del pensiero del nostro fondatore Silvio Berlusconi che ci ha guidato dal ’94 oggi». «Da allora i valori sono sempre gli stessi, ma i temi sono cambiati», ha spiegato il leader azzurro, annunciando che lo stesso titolo dell’evento sarà “Libertà”.
Forza Italia “chiama” i delusi del centrosinistra
«FI – ha spiegato Tajani – vuole essere protagonista nel centrodestra, ma si candida a raccogliere anche quegli elettori che in passato hanno votato il centrosinistra convinti che ci fosse un centro pure nello schieramento alternativo al nostro». Invece, le scelte compite da Pd, M5S e Avs, hanno reso chiaro che «la sinistra ormai è solo sinistra, è sempre più estrema sinistra e sempre meno centrosinistra».
Tajani: «Con Pd, M5S e Avs il centro non c’è più, ormai c’è solo la sinistra»
Il messaggio di Tajani è quindi rivolto «a quegli elettori che non si riconoscono più nel centrosinistra: c’è un centro ancora in grado di garantirvi la possibilità di battervi per idee e valori nei quali credete. Quel centro siamo noi».
Il nuovo “Manifesto della Libertà”: continuità e futuro
Il nuovo “Manifesto della Libertà” è stato redatto dal deputato Andrea Orsini, storico ghostwriter del Cav, in quello spirito di continuità e attualizzazione che caratterizza il documento. Orsini ha chiarito che si tratta di un lavoro collettivo, nel quale ha raccolto le opinioni di eletti e intellettuali vicini a Forza Italia, per poi farne sintesi. Hanno trovato spazio, quindi, i valori cattolici, quelli liberali, quelli riformisti, che – ha rivendicato Orsini – fanno di Forza Italia «un partito che si rivolge a un ambito molto ampio di cittadini, che possono riconoscersi in questa proposta. Perché la nostra è prima di tutto un’offerta culturale, ancora prima che politica».
I valori di riferimento, a partire dalla vita: il fulcro è la persona
Il «punto di partenza – ha spiegato ancora il deputato – è la persona: non lo Stato, non un potere superiore, ma l’essere umano in quanto tale, creato a immagine e somiglianza di Dio, oppure -per chi non crede- portatore di caratteristiche proprie e inviolabili». «I diritti non vengono concessi da nessuno: appartengono alla condizione umana», ha proseguito Orsini, mettendo al primo posto il diritto alla vita, subito seguito dalla libertà «in tutte le sue forme – libertà civili, libertà economiche, libertà associative- che non possono essere separate ma devono camminare insieme» e che trova «il riferimento naturale della libertà è l’Europa e l’Occidente: il nostro modo di essere, il nostro mondo, la nostra anima».
La battaglia perché Europa e Occidente «ritrovino la loro anima»
Ma Europa e Occidente «attraversano un momento complesso: sono oggetto di aggressioni esterne, ma anche di contraddizioni interne» e gli azzurri sono pronti a combattere «con forza, con determinazione, fino all’ultima goccia di energia, affinché ritrovino la loro anima liberale e solidale, superando divisioni, barriere ed egoismi. Perché la grande sfida del XXI secolo è proprio questa: la vittoria del modello di civiltà occidentale, che rappresenta l’eredità della nostra cultura. Queste sono, in estrema sintesi, le linee generali del “manifesto”».
Il pantheon cui ispirarsi: da Silvio Berlusconi a Mogol
I valori del manifesto saranno inoltre rappresentati da un pantheon di personalità che li hanno incarnati e a cui ispirarsi. Primo fra tutti, Silvio Berlusconi. Ma lo spettro delle figure di riferimento è ampio e va da Ulisse a Margaret Thatcher, da De Gasperi a Schumann passando per Mogol, Salvo D’Acquisto e al giovane santo Carlo Acutis.
«A Telese – ha detto Tajani – presenteremo anche il nostro Pantheon di figure di riferimento a cui ispirarci. Via social abbiamo già inviato le nostre proposte. Vedremo come arricchire l’elenco o nel caso cambiare. Si tratta di un modo per dare delle figure positive di riferimento, che per noi sono espressione di quella battaglia per la libertà che per noi è fondamentale».