
La rissa tv puntata 2
Iacchetti insiste ma Parenzo non perdona: “Sproloquio, delirio”. E a Scanzi che lo difende: “Un chihuahua che si crede un dobermann”
Lite a Cartabianca, il comico non molla e insiste e rilancia gli insulti in un video sui social. Il conduttore de La7 scende in campo e ne ha per tutti. Anche per Scanzi che ha difeso Iacchetti e che definisce il "noto Chihuahua che si crede un Dobermann del Fatto Quotidiano"
Il day after la rissa tv sembra arroventare ulteriormente una situazione già incandescente. Sì, perché dopo aver pesantemente insultato Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, dandogli dello “str***o pezzo di m***a” e minacciandolo addirittura di prenderlo “a pugni” al culmine di un confronto-bomba su Gaza e Israele, oggi Enzo Iacchetti rincara la dose confermando la validità e peso delle sue accuse.
Iacchetti show, la seconda puntata sfiora i livelli del precedente
«Oggi su Instagram si parla solo di me…ma avevo davanti un essere impossibile, provocatore, bugiardo, ignorante e quindi se dovessi ritornare a fare Cartabianca stasera direi esattamente in quel modo tutte le parole che ho detto, dalla prima all’ultima». Enzo Iacchetti non demorde, e al netto di condivisioni, rilanci, sostegno e attacchi social, commenta su Instagram quanto accaduto l’altra sera, durante la puntata di È sempre Cartabianca, condotto da Bianca Berlinguer, quando nel confronto con Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, su quanto sta accadendo a Gaza, tra i due è andato in scena un tumultuoso dibattito, con insulti e minacce.
Il dopo rissa tv rinfocola le polemiche
Insomma, per riassumere in un titolo breve ma efficace lo status quo, potremmo tranquillamente dire: “Scontro Iacchetti-Mizrahi? La rissa televisiva continua fuori dallo studio… Sì, perché dopo il teso (per usare un eufemismo) dibattito andato in onda a È sempre Cartabianca tra Enzo Iacchetti e Eyal Mizrahi, la polemica non si è spenta. Anzi, ha continuato a deflagrare, coinvolgendo commentatori, social media e esponenti politici. Anche perché, nel frattempo, la burrascosa lite, in cui Iacchetti ha insultato pesantemente Mizrahi, minacciandolo persino di aggressione fisica, è diventata virale. Innegabile, del resto, che la siituazione, a un certo punto del dibattito, si sia fatta “personale”, passando dal dibattito sul conflitto israelo-palestinese a un feroce scontro a tu per tu…
Iacchetti non molla e rilancia gli insulti
Così, mentre nel “day after” Iacchetti ribadisce la sua posizione su Instagram, senza mostrare alcun pentimento – tanto da arrivare a definire Mizrahi un “essere impossibile, provocatore, bugiardo, ignorante” –. Affermando nelle more che se tornasse in trasmissione, ripeterebbe «esattamente in quel modo tutte le parole» che ha usato, dall’altra parte, Eyal Mizrahi ha cercato di abbassare i toni. E intervistato dall’Adnkronos, ha dichiarato di essere comunque disponibile a un confronto, pur dubitando – e forse a ragione – che Iacchetti possa essere in grado di sostenere un dibattito “amichevole” dopo averlo minacciato.
Il comico insiste: Mizrahi «è bugiardo e ignorante, ripeterei quanto detto»
Del resto, Mizrahi ha descritto l’episodio come un “monologo” da parte di Iacchetti, lamentando di non aver potuto esprimere il proprio punto di vista e di aver subito un “atto di arroganza”, con tanto di epiteti a corredo ricevuti dal comico. Sottolineando: «Non sono nemico di nessuno, ma per fare la pace bisogna essere in due», commenta a bocce ferme Mizrahi, intervistato dall’agenzia di stampa. «Sono disponibile, ma non credo che Iacchetti sia in grado di affrontare un confronto dai toni amichevoli. Ha minacciato di menarmi, non penso voglia stringere la mano a chi considera un avversario solo perché pensa diversamente da lui».
E in campo scende David Parenzo…
Intanto oggi, tra la presa di posizione netta di Iacchetti – che ha alimentato ulteriormente la discussione –. E l’intervento semi-conciliatorio del secondo duellante in campo, la vicenda che ha diviso l’opinione pubblica – ma anche quella dei media e della politica – si vede scendere nell’agone David Parenzo, noto per le sue posizioni pro-Israele, e che a L’aria che tira su La7 e su Radio 24 ha sempre cercato di illustrare anche le ragioni di Israele in un quadro complesso e drammatico come quello palestinese.
Parenzo: Iacchetti? Dal comico «sproloquio di puro delirio»…
Parenzo che, come ci si aspettava, si è apertamente schierato contro Iacchetti. E dai microfoni della trasmissione radio che conduce insieme a Giuseppe Cruciani, La Zanzara, oltre che sui social, torna sulla vexata quaestio definendo lo sfogo del comico uno «sproloquio di puro delirio». Accusando Iacchetti di aver confuso «ebrei con israeliani». E di aver «assassinato qualunque fatto». Rispedendo al mittente l’affermazione secondo cui «da secoli (SECOLI!!!) gli ebrei aggrediscono gli arabi ecc ecc..».
Di più. Con tono provocatorio, assestando la stoccata finale non proprio in punta di fioretto, Parenzo ha asserito di preferire ricordare Iacchetti per i suoi trascorsi musicali degli esordi, piuttosto che per le sue recenti dichiarazioni. Asserendo ironicamente (e allusivamente): «Preferisco ricordarlo quando al Festivalbar cantava Pippa di meno (1995). Mai canzone fu più indicata»…
Parenzo “sistema” Iacchetti e passa al “file Scanzi”
Ma non è ancora tutto. Già, perché se a Parenzo bastano poche osservazioni, e ancor meno parole, per commentare lo sbrocco di Iacchetti dalla Berlinguer, al giornalista radio-tv su Instagram ne servono ancora di meno per togliersi anche un altro sassolino dalla scarpa. Replicando pure ad Andrea Scanzi che ha difeso Iacchetti: «E ci mancava il commento del noto Chihuahua, che si crede un Dobermann, del Fatto Quotidiano sulla delirante vicenda di Enzo Iacchetti».
A margine di questo dibattito, è intervenuto anche il segretario della Cgil, Maurizio Landini, che ha colto l’occasione per commentare il ruolo del mondo dello spettacolo in questi momenti delicati. Landini ha sostenuto che sia “importante che il mondo dello spettacolo e della cultura prenda posizione su Gaza”, in quanto la loro visibilità può contribuire a “allargare la coscienza e l’informazione tra le persone”. Ha poi concluso la sua riflessione denunciando il rischio che i sistemi informativi, in tempi di guerra, possano essere controllati e orientati a fornire una “informazione di guerra”, e sottolineando l’importanza di una mobilitazione generale per la verità.
Ci mancava solo Landini…
E in tutto questo, come se non fosse già abbastanza, ecco arrivare la perla di saggezza del segretario Cgil Maurizio Landini. Il quale, lungi dal buttare acqua sul fuoco, interviene nel dibattito da Cagliari, dove si trova per l’assemblea del sindacato sardo, per dire la sua sulla querelle Iacchetti. Asserendo: «È importante che il mondo dello spettacolo e della cultura prenda posizione su Gaza». Aggiungendo anche: «Non è sempre avvenuto che quel mondo prendesse parte e ha una visibilità molto più alta di altri – spiega -. Il fatto che prenda parte credo che sia un punto importante e vada utilizzato e valorizzato proprio per allargare la coscienza e l’informazione tra le persone». E la domanda sorge spontanea: per caso a Landini è sfuggito tutto il bailamme veneziano nei giorni della Mostra e il polverone aizzato da attori e registi Pro-Pal?