
Il caso all'Agcom
I mezzucci dell’ultima spiaggia: sulle Marche un altro sondaggio “tarocco”. E nel Pd lo rilanciano pure…
FdI ha presentato un esposto. Due settimane fa un caso simile. Donzelli: «Colpi di coda di una sinistra che si scontrerà ancora una volta contro la realtà del buongoverno di Meloni in Italia e di Acquaroli»
«Fratelli d’Italia presenta un esposto ad Agcom e Procura della Repubblica di Ancona per un finto sondaggio realizzato sul voto per il rinnovo della Regione Marche e diffuso in questi giorni». A renderlo noto è stato il deputato e responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli. «Saranno le autorità competenti – ha aggiunto – a valutare questa condotta, avvenuta peraltro in un periodo vietato dalla legge, che a noi appare come una pericolosa diffusione di fake news».
Un sondaggio tarocco sulle Marche. E nel Pd c’è chi lo rilancia
Donzelli ha ricordato anche che a rendere più incresciosa la vicenda c’è il fatto che «alcuni esponenti del Partito democratico, fra cui Alessia Morani, hanno fatto esplicito riferimento sui social network» a quel finto sondaggio, la cui veridicità è stata smentita oggi dalla «stessa società società Swg, a cui era stata attribuita».
La smentita di Swg: «Mai fatta quella rilevazione»
Sul profilo Twitter ufficiale dell’istituto si legge infatti che «Swg comunica che il sondaggio di opinione sulle elezioni nelle Marche che sta circolando nelle ultime ore, recante data 25 settembre 2025 e nel quale sono presenti diversi scenari in base all’affluenza, è falso. Tale rilevazione non è stata realizzata, né commissionata, né diffusa da Swg». «Swg – si legge ancora – si riserva ogni strumento di tutela legale dei propri interessi nelle sedi opportune».
FdI presenta un esposto. Donzelli: «Sono gli ultimi colpi di coda della sinistra»
Donzelli ha dunque sottolineato che «evidentemente qualcuno, producendo una falsa carta intestata, ha inventato un sondaggio con l’intento di “spingere” Ricci. Numeri creati ad hoc per provare a trarne un beneficio: la rilevazione fasulla ha girato di chat in chat, prima tra politici e giornalisti, poi tra comuni cittadini». Si tratta, ha commentato il deputato di FdI, degli «ultimi colpi di coda di una sinistra che era partita trionfante, convinta di vincere e che inizia ad assumere la consapevolezza che si scontrerà ancora una volta contro la realtà del buongoverno di Meloni in Italia e di Acquaroli nelle Marche».
Il precedente del sondaggio pubblicato e poi rimosso da Dagospia
Non si tratta del primo caso di questo genere: un paio di settimane fa, è emerso il caso di un sondaggio “tarocco”, sempre sulle Marche, pubblicato da Dagospia e poi rimosso dopo l’esposto presentato da FdI all’Agcom.