
Terrorismo a scuola
I Giovani del Pd vestono “griffato”: spunta la maglietta “Brigate Rosse”. Ma la Schlein non li ha visti arrivare…
L’immagine, pur sfocata, documenta l’inaccettabile “goliardia” sulla pelle di tante vittime del terrorismo rosso fatta, nei giorni scorsi, al congresso dei Giovani Democratici – la giovanile del Partito Democratico – della provincia di Vasto, dove un ragazzo ha sfoggiato una maglietta con riferimento alle Brigate rosse, come documentato sulla pagina Instagram “Siete dei poveri comunisti”. Che si domanda: se un giovane di destra avesse indossato una maglietta inneggiante a un gruppo estremista di destra, cosa sarebbe successo? La Schlein se ne sarebbe accorta?
A sinistra e nel Pd vanno di moda le magliette griffate Br
Prima dell’estate era accaduta una cosa analoga in Trentino, dove una studentessa, presidente del Consiglio studentesco dell’Università di Trento, sui propri social Instagram si era mostrata indossando magliette che mostrano la sigla delle Brigate Rosse, la stella a cinque punte, ma come se non bastasse anche l’immagine della Renault 4 rossa che richiamava l’omicidio del presidente Aldo Moro, una pistola, un piede di porco, un passamontagna e addirittura l’immagine stilizzata di uno schermo tv in cui era ritratto il profilo dell’ostaggio prima della esecuzione. Al centro la scritta Barbie e la raffigurazione della celebre bambola. Il deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì, coordinatore regionale del partito in Trentino Alto Adige, aveva stigmatizzato quelle foto: “Il caso è già stato denunciato in un intervento a fine seduta della Camera dei Deputati. Un delirio insopportabile per la violenza di queste immagini che rendono incompatibile la permanenza dell’autrice negli organi di amministrazione della stessa Università e ai vertici del comitato studentesco nonché negli organismi di Unitin”.