
Settembre amaro a sinistra
Gli italiani rispondono all’estate “millantante” di Schlein & co: FdI al 30% e crollo del Pd anche nel sondaggio Tecnè
Non solo Swg per Mentana, anche la rilevazione condotta per Quarta Repubblica di Porro inchioda l'opposizione alla propria inconsistenza: gli attacchi pretestuosi al governo non funzionano e diventano un boomerang
Non solo il sondaggio Swg per il Tg La7 di Enrico Mentana, che ha sancito il fallimento dell’estate “millantante”, più che militante, della sinistra. Anche il sondaggio Tecnè per Quarta Repubblica di Nicola Porro conferma che gli italiani hanno ben chiara l’inconsistenza degli allarmi e delle denunce, lanciati o cavalcati, da Elly & co. Inoltre, paragonando i dati di oggi con quelli di un anno fa, questo sondaggio dà una prospettiva di più ampio respiro rispetto a quello di Mentana, che ha messo a confronto il consenso attuale dei partiti con quello precedente la pausa estiva. È interessante notare, però, che cambiando i parametri temporali il risultato non cambia: FdI e il centrodestra continuano a crescere singolarmente e complessivamente, dunque allargando il perimetro del proprio consenso, mentre il centrosinistra resta al palo, con un crollo verticale del Pd.
Il sondaggio Tecnè: FdI al 30%, crollo del Pd
I due sondaggi sono perfettamente allineati, al netto delle differenze che sempre si registrano tra una rilevazione e l’altra. Per Tecnè FdI si attesta al 30%, in crescita dello 0,8% rispetto a un anno fa; il Pd scende al 21,8%, perdendo rispetto all’anno precedente il 2,2%, in parte riassorbito dal M5S, che con 1,8% in più si attesta al 12,5%. Qui si registra la differenza più importante con il sondaggio Swg per Mentana basato sui dati pre e post pausa estiva. Secondo questa rilevazione, nell’ultimo mese e mezzo il M5S ha perso consenso, così come tutti i partiti d’opposizione tranne Azione. I numeri incrociano il dato politico dello smarcamento di Calenda sulla partita delle regionali. Come dire, non solo il campo largo non genera frutti, ma è una palude dalla quale è meglio allontanarsi.
L’estate “millantante” della sinistra è un boomerang
Tornando al sondaggio Tecnè, Forza Italia si attesta all’11% e la Lega all’8,5%; Avs al 6,5%; Azione al 3%; Italia Viva al 2%. Il quadro complessivo insomma è chiaro e, si diceva, coerente con il sondaggio Swg. Del resto, l’ultimo mese e mezzo a sinistra non è stato diverso dall’ultimo anno: una continua cavalcata polemica su qualunque tema. Si va dalla crisi del turismo pompatissima da certi giornali, ma smentita dai dati ufficiali raccolti dal Viminale, ai dazi, diventati improvvisamente una responsabilità da imputare al governo italiano sebbene la trattativa fosse competenza esclusiva di Bruxelles, fino alle crisi internazionali, rispetto alle quali l’atteggiamento responsabile del governo Meloni è stato additato ora come pavidità ora come connivenza, salvo poi ritrovarsi con la proposta italiana per le garanzie di sicurezza per l’Ucraina in cima alle opzioni internazionali e fare i conti con la realtà per cui l’Italia è il Paese occidentale che maggiormente fornisce supporto alla popolazione palestinese.
Il messaggio che arriva dai sondaggi
Fatti che sono sotto il sole e che gli italiani capiscono alla perfezione, mandando anche, attraverso i sondaggi, un chiaro messaggio a Schlein, Conte e compagni: certe trovate propagandistiche non funzionano, e anzi vi si ritorcono contro come un boomerang.