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Soldati israeliani a Gaza City

Medio Oriente

Gaza City, Trump rivela: «Non ho parlato con Netanyahu prima dell’operazione»

Il Papa chiama il parroco di Gaza, padre Romanelli. Condanna dell'Onu. Tajani: «Siamo contrari all'offensiva che va a pesare sulla popolazione civile»

Politica - di Luciana Delli Colli - 16 Settembre 2025 alle 20:17

Nel giorno in cui i tank israeliani sono entrati a Gaza City, Papa Leone XIV ha parlato al telefono con il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli. Lo ha reso noto l’Ufficio Stampa della Santa Sede. Il sacerdote lo ha informato sulla situazione attuale, e il Pontefice gli ha espresso la sua vicinanza e preoccupazione assicurando le sue preghiere.

Il Papa chiama padre Romanelli

«La parrocchia continua ad aiutare le circa 450 persone a cui è stato concesso asilo e coloro che si rivolgono a loro, distribuendo cibo e acqua e mantenendo aperta la farmacia interna», ha riferito Matteo Bruni, direttore dell’Ufficio Stampa della Santa Sede. «Anche l’oratorio continua la sua attività, con i bambini e i giovani e l’assistenza agli anziani e ai malati, nonostante l’intensificarsi del conflitto. Il Papa ha espresso la sua preoccupazione per ciò che sta accadendo e ha assicurato a padre Gabriele e a tutti coloro che vanno in parrocchia la loro vicinanza e le loro preghiere», ha aggiunto Bruni. Attraverso il suo account su X e Instagram, padre Romanelli ha diffuso ieri un video in cui si sentono i bombardamenti durante una liturgia nella parrocchia. Meno di 30 secondi in cui il rombo di un attacco interrompe il silenzio dei fedeli.

L’Idf avanza: «Preso il controllo del 40% di Gaza City»

A metà pomeriggio fonti del ministero della Salute gestito da Hamas riferivano di almeno 78 persone uccise dalla mattina nel corso degli attacchi israeliani a Gaza, 68 palestinesi sarebbero morti a Gaza City.

Mentre l’offensiva prosegue in Israele restano forti anche le proteste contro Netanyahu, accusato di aver abbandonato gli ostaggi al proprio destino. L’Idf, che già alle 11 di stamattina ha dichiarato di aver preso il controllo del 40% di Gaza City, ha assicurato che «farà del suo meglio» per proteggere gli ostaggi durante l’offensiva,. Rispondendo alle domande nel corso di una conferenza stampa, il generale di Brigata Effie Defrin, ha detto che «siamo consapevoli delle preoccupazioni delle famiglie degli ostaggi, faremo del nostro meglio per evitare di far loro del male».

Katz: «Hamas rilasci gli ostaggi e deponga le armi o la Striscia di Gaza sarà distrutta»

Hamas – ha ricordato il Times of Israel – ha minacciato di giustiziare gli ostaggi se le truppe dell’Idf si avvicineranno alle aree in cui sono trattenuti. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che se Hamas non rilascerà gli ostaggi e deporrà le armi, la Striscia di Gaza «sarà distrutta». «Da Hamas abbiamo bisogno solo di due cose, e non ce le concederà volontariamente: rilasciare tutti gli ostaggi e disarmare», ha spiegato Katz durante una visita al quartier generale della 162ma divisione, i cui uomini stanno operando a Gaza City. Secondo il ministro, citato dai media locali, l’operazione nella città principale della Striscia «creerà anche una leva più grande per il rilascio degli ostaggi».

Netanyahu vuole incontrare Trump

«Le nostre forze stanno operando a Gaza City con l’obiettivo di sconfiggere il nemico, ma allo stesso tempo anche di evacuare la popolazione. Stiamo attualmente cercando di aprire ulteriori vie di fuga per consentire il trasferimento più rapido della popolazione di Gaza, separandola dai terroristi che vogliamo attaccare», ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che secondo l’emittente israeliano Channel 12 ha chiesto di poter incontrare il presidente americano Donald Trump a New York, a margine dei lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dopo il discorso che ha in programma di tenere. Il premier israeliano in una conferenza stampa tenuta in serata ha invece riferito che Trump lo ha invitato alla Casa Bianca e che «questo avverrà dopo il mio discorso all’Assemblea dell’Onu. Ho avuto diverse conversazioni con lui dopo l’attacco di Doha, e sono state tutte molto positive».

Trump rivela: «Non ho parlato con Netanyahu prima dell’operazione»

Secondo fonti dell’amministrazione americana, l’ufficio del premier avrebbe contattato la Casa Bianca presentando la richiesta di coordinare un incontro tra i due leader «immediatamente» dopo il suo discorso. Intanto, mentre era in partenza per il Regno Unito, dove si trova in visita ufficiale, Donald Trump ha fatto sapere di non aver parlato con Netanyahu prima dell’inizio dell’operazione di terra a Gaza City e di non sapere ancora se la appoggia: «Dovrò vedere, non ne so molto. Posso dire che se Hamas usa gli ostaggi come scudi umani, dovrà pagare un prezzo pesante».

Tajani: «Siamo contrari all’offensiva»

«Io non penso sia la decisione giusta. Non penso che questo sia il bene di Israele, non penso che la lotta ad Hamas, che è sacrosanta, debba essere fatta in questo modo, non penso che si possa pensare di deportare il popolo palestinese, non è una cosa che mette in sicurezza Israele, ma neanche nessun altro Paese del Medio Oriente», ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, commentando l’operazione di terra a Gaza City. È stato poi il ministro degli Esteri, Antoni Tajani, a ribadire la contrarietà del governo: «Siamo contrari all’offensiva su Gaza che va a pesare sulla popolazione civile. Assolutamente contrari anche all’occupazione di parti della Cisgiordania», ha detto intervistato da SkyTg24.

La condanna dell’Onu

L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha condannato l’offensiva e chiesto la fine della «carneficina», sottolineando le «crescenti prove» del «genocidio» in corso nell’enclave palestinese. «Il mondo intero chiede a gran voce la pace. I palestinesi, gli israeliani chiedono a gran voce la pace. Tutti vogliono che questo finisca e quello a cui stiamo assistendo è una continua escalation che è totalmente e completamente inaccettabile», ha detto Turk all’Afp. «È assolutamente chiaro che questa carneficina deve finire», ha aggiunto.

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di Luciana Delli Colli - 16 Settembre 2025